F1 – Recensione Ignorante GP Miami 2022: Alonso, Miami Vice e la voglia che va via

F1 – Recensione Ignorante GP Miami 2022: Alonso, Miami Vice e la voglia che va via

di 8 Maggio 2022

Eccoci di nuovo qui con una nuova, imprescindibile Recensione Ignorante, stavolta versione tropicale, con il GP di Miami 2022. Una gara piena di colori, palme, sorpassi… e una quantità di sfiga concentrata su Fernando Alonso che neanche a giocare a dadi truccati bendati.


Ovvero, come perdere la speranza alla Dante

“Mi sta già passando la voglia matta di F1…”
— Ale Tasso, cuore spezzato in diretta mondiale


Un nuovo circuito, stessa vecchia storia:

Tutti gasati per la prima volta della F1 in Florida, tra finti porti, veri yatch e DJ Khaled che gira in pit lane come se ci capisse qualcosa.
Poi parte la gara e dopo venti minuti ci chiediamo tutti:
“Ma sto guardando un GP o un trailer di Fast & Furious girato male?”


Lotte vere? Poche.

Sorpassi? Boh.
Speranze?
Spezzate come i sogni di Alonso.


Il Fernando Alonso Experience™

La sceneggiatura sembra scritta da uno sceneggiatore sadico:

  • Qualifica? Bloccato da Sainz nel giro buono (senza colpa, eh, ma giusto per dire).

  • Gara? Si auto-sabbota come se ci fosse un tasto per il karma negativo.

  • Risultato? 2 punti in tutto il campionato.

  • Ocon? 24.

  • Bottas? 30+.

  • Ale Tasso? In lutto sportivo.

“Vedere Alonso così dilaniato dalla sfiga è davvero molto demotivante e sconfortante.”
— Ale Tasso, pronto a lanciare una petizione su Change.org per “Salvate il Matador”


Il momento terapia di coppia

Nel bel mezzo del dolore, arriva l’unico tocco di poesia:

“Siamo come Vanzini e Genè. Scegli tu chi vuoi essere.”

E Fabio, con la classe dei grandi, risponde:

“Senza dubbio Genè: sgrammaticato e sguaiatamente tifoso Ferrari.”

Un duetto perfetto.
Voci fuori dal coro, ma dentro il cuore della F1 ignorante.


Verstappen?

Solita roba: vince, domina, non sbaglia nemmeno a scartare la gomma da masticare.
Leclerc ci prova ma non basta.
Come sempre, Max è chirurgico, freddo e anche un po’ detestabile per quanto va forte.


E gli altri?

  • Sainz fa da comparsa.

  • Ocon corre senza mai comparire sullo schermo.

  • Bottas continua a fare punti con l’eleganza di chi non ha più niente da dimostrare.

  • E Alonso…
    Beh, Alonso resta il nostro protagonista tragico.
    Un po’ Amleto, un po’ “Final Destination”.
    Gli accade di tutto e non è mai colpa sua.
    O almeno così dice lui. Ma noi gli crediamo. Forse.

“Se salta via il telaio colpa di qualcuno sarà…”
— Ale Tasso, futuro ingegnere investigativo per la FIA


Pagelle Ignoranti™

  • Alonso: 😵 – Vittima designata del destino, episodio n°54

  • Verstappen: 🧊 – Gelido, imbattibile, un po’ fastidioso

  • Leclerc: 😔 – Ci prova sempre, ma gli manca sempre qualcosa

  • Ocon: 👻 – Presente in classifica, assente in tutto il resto

  • Sainz: 🤷🏻 – In mezzo, ma mai al centro

  • Bottas: 🧔🏻 – Non serve spiegare, solo inchinarsi

  • Tasso & Fabio: 🎙️ – Vanzini & Genè 2.0, ma con più stile


Conclusione:

Miami ci aveva promesso una gara “americana”, fatta di show, adrenalina, colpi di scena.
E invece abbiamo trovato solo lo show della sfiga, con Alonso come protagonista e noi come spettatori masochisti.

Ma niente paura.
La F1 è così:
Un giorno sei in paradiso, quello dopo ti scoppia il telaio addosso.
L’importante è avere qualcuno con cui riderci su.
E magari lamentarsi a raffica su WhatsApp.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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