F1- RecensiOne ignorante: GP Olanda 2022 (Zandvoort)

F1- RecensiOne ignorante: GP Olanda 2022 (Zandvoort)

di 5 Settembre 2022

Ferrari e la nuova arte del pit stop situazionista.

“Se questo è lo stile Ferrari, noi siamo la Williams.” – Ale Tasso, saggio del paddock


Gara a Zandvoort. Olanda. Tulipani, biciclette e la nebbia strategica che avvolge i box Ferrari.

Si parte e subito è déjà vu: Alonso vs Gasly, la rivalità più silenziosa ma costante della F1 moderna.
Poi botto tra Sainz e Hamilton. Ora, considerando l’amicizia fra Carlos e Fernando, il commento ideale via radio sarebbe stato tipo:
“Quell’idiota di Hamilton sa guidare solo se parte primo.”
Una citazione perfetta per scaldare il cuore di Nando.

Ma mentre ci si abitua al caos… TV8 decide di riportarci nel passato di 20 minuti.
Differita nella differita: esperienza meta-televisiva con bandiere rosse, fumogeni e noia replicata.
Grazie, regia.

Capitolo Alpine: si vocifera di Gasly accanto a Ocon.
Dream team? Sì, dream incubo.
Due piloti, zero simpatia, mille drammi. Netflix in fermento.

E poi, il capolavoro Ferrari.
Pit stop di Sainz più lungo della trilogia del Signore degli Anelli.
Motivo? Chiamata ai box all’ultima curva. La scusa di Binotto è più imbarazzante della strategia stessa.
Ma non finisce qui:

  • Pit a Leclerc anticipato a caso.

  • Sainz rilasciato contro Alonso.

  • Un’altra multa in arrivo.

  • Un’altra figura da circo.

Nel mentre Verstappen se ne va in bicicletta verso il traguardo con la consueta facilità, mentre Ferrari si interroga su quali gomme montare: dure, medie o quelle di un’altra macchina?

Nel complesso, un’altra domenica all’insegna del “rido per non piangere”.
Gara tragicomica, ma con un gran cuore. Quello di chi continua a guardare tutto questo sapendo già come andrà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi questa storia, scegli tu dove!

About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

Leave A Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Post recenti

Post correlati