Fino alla fine del mondo: recensione di “La Strada”

Fino alla fine del mondo: recensione di “La Strada”

di 14 Aprile 2024

La strada verso la salvezza è tortuosa, specialmente se sei un padre che, sopravvissuto ad una catastrofe non meglio precisata, tenta di proteggere il figlio dai “brandelli di un mondo impazzito”. Il piccolo incarna l’ultima apparizione della “luce”, vano ricordo di un’umanità estintasi per sempre. I due protagonisti ci mostrano, grazie al loro imperterrito pellegrinaggio, la trasfigurazione, non troppo fantascientifica, d’un pianeta (il nostro) eclissatosi dietro una nube di barbarie. Quello che più spaventa è, però, un dubbio molto semplice: potremmo diventare realmente così? La coscienza del lettore è messa a dura prova, come la sua emotività. “La strada” (The Road) è un romanzo unico nel suo genere (vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2007), che vi rapirà fino all’ultima pagina, fino all’ultima riga, fino all’ultima parola… Ma non finirà lì…

Complimenti a Cormac Mc Carthy

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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