Fanta Champions (e non solo): Coppe Ismocentriche

Fanta Champions (e non solo): Coppe Ismocentriche

di 20 Agosto 2024

COPPE ISMOCENTRICHE

Torna l’Europa, tornano Tappo ed Abu

Le coppe europee hanno da sempre un fascino unico, personale ed insondabile, paradossale ed indomabile; anche quest’anno i Quarti sono giunti al capolinea, ma cosa ci hanno lasciato? Appena una settimana fa, sul gruppo Champions veniva evidenziato l’ottimo percorso dei Maghi, in un commento che allegheremo in questo stesso articolo, ma la squadra di G & G non è per nulla l’unica rivelazione del torneo, anzi. Per andare con ordine, però, riprendiamo prima le parole spese per evidenziare la cavalcata di Maghi e Stregoni, quando ancora mancava un match dei Quarti a decidere chi sarebbe poi approdato in Semifinale. “I Maghi e Stregoni sono arrivati ai Quarti di Champions dopo un percorso non semplice. Infatti, per arrivare fin qui hanno dovuto passare un doppio turno di qualificazione, dove prima hanno eliminato una squadra di EuroLega (3-2 contro gli EuroBiblios), per poi sconfiggere anche la Dinamo Ravenna (squadra in lotta per il terzo posto nel suo campionato) grazie al ricalcolo dei punteggi (si era fermi sul 3-3). Ai gironi hanno poi avuto la meglio contro club come Premier Team (in lotta per il suo campionato) e Falcon (altra squadra di una mai banale EuroLega), rimanendo secondi soltanto ad un Sassuolo che quest’anno è pressoché dominante e secondo solo ad un’altra squadra di Tappo, l’EuroSassuolo che in EuroLega sta macinando record. Nonostante il “solo” secondo posto nel girone E, però, nella gara d’esordio i Maghi si sono tolti lo sfizio di battere proprio il Sassuolo per 2-3 (ad oggi è l’unica sconfitta casalinga di Tappo in stagione). Agli Ottavi, poi, i Maghi hanno brutalmente eliminato una Super Tartaruga, che solo un anno fa si giocava l’accesso alla finalissima, salvo poi piazzarsi al terzo posto della competizione. All’andata dei Quarti, inoltre, questi Maghi hanno già avuto la meglio una volta su Mentana (2-1), nella speranza di aver messo una prima bandierina verso il passaggio del turno. Certo, Borghese direbbe che nulla è ancora deciso, ma comunque vada questa edizione ha già trovato una delle sue squadre protagoniste”. Col senno di poi, l’ultimo commento finale simil-4 ristoranti si è rivelato profetico, tanto che l’atto II fra Maghi e Mentana si è rivelato tutt’altro che banale. Trovato il nostro filo conduttore, possiamo riprendere la narrazione proprio da questa sfida, che vede mister Mengozzi vincente nel match di ritorno, con un 1-0 pesantissimo, tanto da spingere la qualificazione alla “lotteria del ricalcolo”. Dopo il 2-1 dell’andata in favore dei rivali il team Mentana pareggia i conti sul numero delle fanta-reti segnate, ma deve ribaltare il punteggio complessivo per strappare il pass per le semifinali. Contro ogni pronostico, Enry riesce nell’impresa con un totale di 139,5 a 135 e guadagna l’accesso ad una semifinale che diventa subito storia.  Eliminare i primi in classifica dell’International League non era impresa affatto semplice, specialmente se si considera il peso storico del torneo all’interno delle competizioni europee. Per un ribaltone riuscito, però, c’è anche un’altra rincorsa fallita, quella di mister Zaccaroni. Lo avevamo detto in tempi non sospetti: nonostante un’ottima coppa (con la solita fase a gironi da protagonista), Zacca è sfortunatissimo nei sorteggi, che lo costringono ad affrontare la squadra probabilmente più forte del torneo. Certo, il 3-0 del ritorno brucia (specialmente dopo un mirabolante 2-3 dell’andata che pareva poter lasciare tutto in discussione), ma non ridimensiona per niente l’ottimo percorso di una squadra sempre scoppiettante e vivissima, sotto ogni aspetto. Semplicemente, questo EuroSassuolo è davvero indomabile. Dall’altra parte del tabellone, intanto, la forza di gravità terrestre è spazzata via da una forza centrifuga che respinge ogni elemento verso l’esterno del fanta-mondo conosciuto, per attirarlo verso un multi-verso alternativo composto da tanti Ismam di ogni colore. Insomma, Christian vince la battaglia ma non la guerra e il successo di misura degli Eagles fra mura amiche serve soltanto ad addolcire il passivo complessivo (da 3-0 a 3-1): il DTP è in semifinale, di nuovo. Per la verità, quella di Ismam è una mezza rivalsa dopo che nell’annata 19/20 erano stati gli Wolf di Christian ad impedire ad Abu stesso di arrivare in Semifinale. Poco importa però, anche perché nei due anni successivi il DTP sarebbe arrivato in finale due volte su due, per poi perdere altrettante  volte contro il solito Sassuolo di Tappo. A proposito, mentre Ismam centra la sua terza semifinale consecutiva, fra un impegno e l’altro trova persino il tempo di vendicarsi anche su un Andrea focalizzato quasi totalmente sul più grande campionato della sua storia. Infatti, se in Super League il Sassuolo è dominante e a poche giornate dal termine rimane saldamente a +9 sul WUA, in Champions paga dazio contro il KJU dei mostri Benzema (per la verità a secco in questo turno), Haaland e Mbappe, che decidono anche la sfida di ritorno. Finisce 1-3 e, di riflesso, 6-2, con Ismam che governa la geografia spazio-temporale dell’Europa che conta, accertandosi anche l’accesso alla sua terza finale in tre anni. Certo, a questo punto gli rimane soltanto da decidere quale squadra far arrivare fino in fondo, con un KJU che partirebbe  decisamente  favorito contro (quasi) chiunque, ma coi tifosi (e le casse societarie) che sperano nella terza finale consecutiva del Debauchery Tea Party, dopo tante sofferenze, per scrivere una nuova pagina di storia. Chissà, inoltre, che non possa concretizzarsi l’ennesima finale fra Abu e Tappo, che potrebbe ritrovare l’amico-nemico all’ultimo atto di coppa col suo EuroSassuolo. Strani intrighi di mercato sono, però, in pentola e soltanto il tempo potrà dirci come andranno a finire queste intricate faccende. Proprio il tempo, con lo scorrere delle partite, riporta alla mente antichi fasti e storie di grande calcio, che oggi cerca e cercano di trovare un degno successore a cui lasciare in dono una simile eredità. Ritorniamo, così, al WUA dei record, dominante come una Mercedes turbo-ibrida di Formula 1 e ineluttabile come Thanos; si può far polemica quanto si vuole, ma una simile compagine  era normale che arrivasse a vincere anche al di fuori dei confini nazionali. Il Sassuolo di Tappo ha sempre avuto nel suo stesso allenatore l’uomo in più, una figura pacata e carismatica, che ha fatto a sportellate con tutti nel corso degli anni, uscendone spesso vincitore, almeno in Europa, dove ora rimane  stoicamente aggrappato grazie al suo EuroSassuolo, che lo proietta nell’Olimpo dei più grandi. Il Sassuolo storico, quello simil-Real Madrid, è un club che identifica Tappo come novello Ancelotti, uomo da battere che è specialista ed infallibile stratega allo stesso tempo, ma ora tutto è diverso, Ismam è diverso e il nostro eroico amante di fuoriclasse norvegesi è già certo del terzo approdo consecutivo in finale, in un modo o nell’altro. Abu è diverso ancora da tutto ciò che si era  visto o raccontato in precedenza, lui sì che può essere sorpresa che non sorprende, eroe di una competizione che lo aveva visto cadere sempre all’ultimo atto, apparentemente incapace di rialzarsi, ma ugualmente determinato a non demordere mai. Abu Ismam è uno di quei allenatori che complica incredibilmente il compito a chi deve attribuire la panchina d’oro per l’anno in corso, perché non c’è clamorosità al di fuori del clamore per eccellenza, il nostro Ismam, il nostro eroe, il nostro destino.

Tutti questi discorsi, inoltre, vanno portati avanti nell’ottica di una 24 ore di calcio che coinvolge anche le altre coppe europee al grande gioco delle parti che muove i fili in questo turno di fanta. Infatti, anche in Europa League si dà spettacolo, con Cervia e Biblios che si giocheranno il tutto per tutto in Semifinale, dopo aver agevolmente svincolato le pratiche PSG e AS Totti. Clamoroso, invece, quanto avvenuto negli altri due match, dove l’International League B ha avuto la sua giornata di rivalsa sull’EuroLega (fra EuroDinda e Premier Team passano i secondi), mentre l’EuroKebab ha saputo ribaltare brillantemente il risultato dell’andata, andandosi ad aggiudicare l’ultimo biglietto utile per la volata europea. In Conference, invece, Arquebuse e Falcon si confermano Roma e Totthenam di anno scorso, con la squadra di Christian molto simile alla rosa dell’ex tecnico Antonio Conte (per non considerare poi l’eliminazione dal torneo, giunta oggi per mano di un imprevedibile Tastap, proprio come fu anno scorso per la compagine inglese) e con Tasso che spera di ripercorrere le orme di Mou (diventerebbe l’unico fanta-allenatore ad aver vinto tutte e tre le competizioni europee, tra l’altro con lo stesso club). Accennato poc’anzi fra le linee, va però evidenziato l’ottimo cammino di un Tastap che appena pochi mesi fa eliminava il WUA dalla Champions e che ora, invece, si ritrova in Semifinale di una Coppa Europea (tra l’altro contro un non certo irresistibile, ma pure sempre efficace, Dante Fan Club). Snoopy ha la meglio nel derby felino contro un ottimo Sonny, mentre lo Sporting annuncia che il piano di rilancio partirà dalla giornata imminente; tutto regolare per Tasso, che ora prepara la sfida coi rosso-blu per approdare in finale. I destini europei si incrociano e fanno faville.

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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