Marvel Fanta-Comics Universe

Marvel Fanta-Comics Universe

di 20 Agosto 2024

MARVEL FANTA-COMICS UNIVERSE

Una produzione alla Sharknado

Settimane fa, fra il disinteresse popolare e la non-accettazione da parte di Tasso di liquidare un simile tema con un messaggio tanto breve, nasceva il desiderio segreto di dare a Cesare quel che è di Cesare e… a Thanos quel che è di Thanos. Così si leggeva:

“Per completare la metafora Marvel (su cui vorrei comunque scriverci un articolo prima o poi), questa guerra civile fra gli amiconi @⁨Abu⁩ e @⁨Tappo⁩ mi ricorda molto la “Civil War” di Iron Man contro Capitan America, mentre il buon @⁨Fabio⁩ si trova nel mezzo per rovinare i piani di tutti come fa Thanos (che in un primo momento sembra vincente ma dopo c’è ancora un intero film… come quest’ultima giornata di gironi). Io sono il buon Spiderman, che da solo sembra fortissimo (nel girone B), ma poi le prende da tutti. @⁨Giuly⁩ deve dimostrare se è Wanda oppure un personaggio più inutile.

Sonny e Jack (ma anche Gandalf e Galadriel dei Maghi) sono sicuramente usciti da “DC legends of Super Pets” (la Marvel mi perdoni), ma uno dei due a scelta può essere il procione di Guardiani della Galassia.

@⁨Mario⁩, così a simpatia è Occhio di Falco (Abu sa cosa significa).😂

@⁨Chri⁩ lo vedo bene come l’ultimo Thor di End Game, mentre @⁨Marco⁩ e il suo pomello sono usciti da un episodio di The Boys.

Il Nonna AFC è tipo il professor X degli XMen.

E per finire dico solo… “Io sono Groot” (ma non tutti capiranno…).”

Ebbene, i tempi sono maturi per interrogarsi sui possibili risvolti pratici di questi scenari e vi proponiamo un altro paio di abbinamenti allenatore-eroe per farvi riflettere e bestemmiare allo stesso tempo.

-Abu: Capitan America/ Capitan Bangladesh

Fanta-figlio dell’occidente più calcisticamente stipendiato dagli arabi, Ismam non può dimenticare le proprie origini esotiche e si dimostra spesso sceicco calcistico capace di grandi imprese, come due finali di Champions (lodevole) perse (pregevole) in altrettanti anni consecutivi (pro). Se c’è un Capitano, di qualunque cosa, quello è sicuramente lui (anche se avremmo voluto paragonarlo ad Occhi di Falco).

– Tappo: Ant-Man

Sia alto che Tappo allo stesso tempo, se non è un tappo di Schrödinger non potrà che essere il nostro Tappo. Alto, basso o come vuole, quello che sembra uno dei supereroi più inutili della saga si rivela essere la chiave di tutto negli “ultimi” film. Poi Tappo lo abbiamo accostato a Capitan America per il suo carismatico fascino o ad IronMan poco sopra, ma le possibilità sono tante e il coso che cambia forma lo dimostra.

-Tasso: Thor, ma quello di End Game

Non servono parole o commenti di alcun tipo, chi ha visto il film capirà. La forma fisica è tutto, insomma. Per farla più seria, avrei detto “Nick Fury” al posto di Thor (da cui comunque riprende il titolo di “divinità decaduta” – almeno per il fanta – e, un tempo, i lunghi capelli).

-Chri: Hulk

Anche i giganti devono vedersela con se stessi e anche i “mostri spacca tutto” lottano col proprio professore interiore per capire come agire. Non ci sono i dottorati del dottor Banner, ma ci sono la stazza di un degno Hulk sbiadito e il cuore fanta-calcistico di una squadra caduta, ma prossima a rialzarsi. Anche senza brutalità verde, inoltre, gli Eagles sono (quasi) ai quarti di Champions.

-Fabio: Doctor Strange

Il dottore strano non se lo caga quasi nessuno, poi compare dal nulla e diventa un personaggio fondamentale, con dei suoi personalissimi e apprezzatissimi film. Fabio non è certo uno ignorato (anzi), ma è ancora una delle ultime novità fantacalcistiche e come tale va custodito ed ammirato. Inutile parlare delle sue gesta passate; cosa ancora dovremo aspettarci da lui?

-Marco: Star-Lord

Proprio recentemente è uscito un articolo in cui il personaggio interpretato da Chris Pratt figurava fra i personaggi più odiati dei film Marvel. Senza fare troppi spoiler (nonostante si parli di film usciti ormai più di cinque anni fa), si dica solo che i Sex di Marco sembrano spesso una squadra prossima all’auto-annientamento, un po’ come avvenuto in alcune  circostanze sfortunate. Star-Lord non può giustificare la sua ignoranza con della sfortuna e i problemi dell’universo si sarebbero risolti molto prima, senza il suo intervento.

Per altre metafore Marvel, ci diamo appuntamento nelle pagine a venire, o forse no… Servirebbe Doctor Strange per visitare i possibili futuri.

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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