Fanta Champions: fra Tappo e Abu vince l’EuroSassuolo, è storia

Fanta Champions: fra Tappo e Abu vince l’EuroSassuolo, è storia

di 21 Agosto 2024
Non contano i numeri, non contano la storia, i precedenti o il sentito dire di qualche fantaAllenatore da bar (che nel ventunesimo secolo diventa var e oltrepassa le mura del salotto di casa acquisendo clamore internazionale). Quando si corre per l’infinito ci si scontra col destino e si guarda in faccia la vita, come se ogni partita fosse l’ultima e come se ogni giocata fosse sinonimo di costanza, garanzia di successo in un mondo in cui di successi puliti se ne contano ancora ben pochi.
Ecco allora che la FantaChampions in versione “grande classico” acquisisce un significato ulteriore quando pone a confronto le solite note che si riaffrontano periodicamente per definire una volta per tutte chi sia davvero il migliore, tentando di riproporre la grande favola del Real ancelottiano in salsa condita fra colpi di scena e ritorni clamorosi. L’edizione 23/24 rappresenta la quarta volta consecutiva che mister Abu (campione in carica) e Super Tappo (in vantaggio nei precedenti sino ad ora disputati) si ritrovano faccia a faccia nel corso dell’ultimo atto, alla spasmodica rincorsa di una coppa infame, che si allontana da te proprio quando ti sembra più vicina, che ti fa scoprire lontano proprio quando ti immaginavi prossimo alla meta, che diventa metà quando l’universo si sbriciola sotto i tuoi piedi tremanti.
Il gelo del nulla si insinua fra le scarpe dei giocatori e tenta di sconvolgere antichi equilibri, scomodando divinità di ogni sorta. Nei precedenti disputati sino ad ora, Tappo aveva avuto la meglio nei primi due incroci, col suo allora Sassuolo uscito vincitore dalle sfide targate Super League contro il DTP del mitico Ismam, capace di aggiudicarsi poi, ancora una volta contro ogni pronostico, la tappa più temibile, denominata EuroSassuolo. Proprio da questa Reggio Emilia europea riprende il dibattito il parlamento della FantaChampions, che congiunge l’inizio e la fine, l’atto conclusivo divenuto inizio della campagna ora in via di conclusione, che a sua volta sarà radice e vita, base e promessa, per la FantaChampions del prossimo futuro.
EuroSassuolo e DTP si affrontano, di nuovo, nella sfida che eleggerà la squadra regina delle regine, la madre delle madri capace di aggiudicarsi il torneo più prestigioso di tutti, in una sfida intercontinentale che misura anche il livello di forma dei singoli campionati coinvolti. Come può finire, però, è storia che solamente il campo potrà raccontare…
Tappo contro Abu è vento nuovo e vecchio assieme, modernità che sfida la tradizione tentando di ridefinire i nuovi canoni del calcio, oltrepassando il semplice stereotipo del bel gioco, raggiungendo il risultato sportivo come meta ultima e sospendendo il declino del fato, unica speranza cui aggrapparsi in queste notti di passione, quando l’ansia di avere il proprio destino nelle proprie mani è peso intollerabile per gli animi poco avvezzi a simili emozioni.
Ecco allora che sacro e profano si mischiano, che ragione e follia danno vita al connubio perfetto che mischia certezze di campionato a colpi di mercato dell’ultimo minuto, a grandi ritorni creduti impossibili, a Simy e al romanticismo delle sue giocate, a Deiola e Prati nel Cagliari di Ranieri arrivati dagli Assassini già retrocessi, allo “stile Abu” che farà sempre discutere perché polemica è poesia nell’universo DTP, perché Tappo arriva a giocarsi la partita più importante dell’anno senza nemmeno schierare una formazione che, appunto, potrebbe essere fatta ad occhi chiusi in qualsiasi circostanza, stando ai fatti, che superano aspettative e parole.
EuroSassuolo e DTP è la sfida suprema fra Tappo e Abu, coi colori neroverdi nel destino, con la città emiliana a diventare perenne crocevia di un giovane studioso già arrivato sul tetto d’Europa, senza aver passato la gavetta del campionato nazionale (sarà forse ora?). EuroSassuolo contro DTP è una sfida, l’ennesima, un’altra di questa folle striscia europea, decisa al ricalcolo, ancora una volta, perché se non finisce in goleada state pur certi che lo spettacolo sarà dettato dell’incertezza e “dal sudore della fronte”, per riprendere una citazione di “cesaroniana” memoria.
EuroSassuolo – DTP è la partita che dà un senso all’ultima di campionato e che ci regala Pinsoglio titolare nel momento più alto della stagione. EuroSassuolo – DTP, però, è anche la sfida in cui a Tappo entra in campo ogni bonus possibile, senza averlo nemmeno schierato, in cui ogni tassello si incastra al posto giusto, come in un immenso puzzle perfetto che dopo l’anomalia della passata edizione tenta di riportare l’equilibrio tanto cercato da Thanos. EuroSassuolo – DTP, si è detto, è una sfida decisa al ricalcolo in cui due punti appena hanno diviso il paradiso dall’inferno, la gloria dall’oblio, meno drammaticamente, l’oro dell’argento, per un risultato comunque notevole a prescindere.
EuroSassuolo – DTP, inutile girarci ancora attorno, è una sfida che i neroverdi portano a casa 89,5 contro 87,5 con un 4-4 clamoroso che segue la follia degli anni passati, invertendo l’ordine dell’ultimo podio, senza dimenticare gli interpreti che hanno reso tale questa bellissima competizione!
Ad Abu non basta la porta inviolata di un ottimo Pinsoglio, non servono a nulla le reti della speranza di Deiola, Lookman, Giroud e il doppio Simy (per essere “della speranza” sono davvero tante reti…), non conta l’assist di Prati. Tappo la porta a casa con la forza dei cambi (forzati), con l’inerzia di una formazione sempre uguale perché sempreverde, imprevedibile come le stagioni che cambiano dopo secoli di stabilità. Ora è davvero la stagione di Foden, Odegaard, Hojlund e Davies, che coi loro bonus accompagnano il canto del cigno di un Lewandowski in stile Djokovic, forse non più incisivo come un tempo e talvolta altalenante, per quanto efficace. Ora è davvero la stagione dei sorrisi e degli abbracci da una parte, della rivalsa e della programmazione dall’altra, perché anche le sconfitte servono a crescere e perché un successo di per sé non farà mai risultato nel tempo. EuroSassuolo – DTP, in quest’ottica, è anche la promessa che di spettacolo e follia ne avremo ancora a sufficienza, nel tempo, senza mai il rischio di rimanerne privi.
Onore ai neo campioni del nostro mitico @⁨Andrea Tassinari⁩
*Finale FantaChampions League*
EuroSassuolo (89,5) 4-4 (87,5) DTP

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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