Al Ain 4-5 Al Hilal: epica battaglia d’Oriente in AFC Champions League

Al Ain 4-5 Al Hilal: epica battaglia d’Oriente in AFC Champions League

di 23 Ottobre 2024

Al Ain 4-5 Al Hilal: epica battaglia d’Oriente in AFC Champions League

C’era grande attesa per quello che si annunciava come il match più spettacolare del calcio asiatico. Da una parte, i campioni in carica dell’AFC Champions League, l’Al Ain, pronti a difendere l’onore casalingo con il coltello tra i denti. Dall’altra, le stelle della Saudi Pro League, l’Al Hilal, con una squadra più galattica di qualsiasi fantascienza calcistica. Insomma, il mondo del calcio asiatico si è fermato per questo scontro. E, spoiler: non ha certo deluso le aspettative.

 

I check al VAR: più sospetti che in un giallo di Agatha Christie

Il primo protagonista della serata? Non un giocatore, non un allenatore, bensì il caro, vecchio VAR. Se vi piace il calcio asiatico, sapete già che qui ogni partita è una maratona VARiana, e questo match non ha fatto eccezione. Ogni gol, ogni scivolata, ogni respiro veniva controllato al microscopio. Ma chi siamo noi per lamentarci? Il calcio è anche questo, una coreografia di attese davanti allo schermo, mani tra i capelli e cuori a mille.

 

Gli allenatori: Crespo vs Jorge Jesus, scontro di titani (ma non sul campo)

La sfida in panchina ha fatto sognare i nostalgici: Hernán Crespo, bomber leggendario, e Jorge Jesus, l’alchimista del calcio moderno, hanno dato vita a una partita a scacchi, con mosse audaci e qualche cambio azzardato. Forse si sono più concentrati sul look impeccabile che su tattiche perfette, ma ci hanno comunque regalato momenti epici.

 

La partita: gol, espulsioni e Neymar che torna in campo con stile

L’inizio è subito di quelli intensi, con Renan Lodi che ricorda il suo quasi-omonimo durante i suoi giorni a Catania – o almeno così vogliono credere i tifosi italiani – con un gol “radente” che non lascia scampo al portiere. Al Ain, colpito ma non abbattuto; infatti, la squadra reagisce subito: Rahimi, il “falco” marocchino reduce da un’eccellente Olimpiade, accorcia con un gol da opportunista su calcio d’angolo. È 1-1 e lo spettacolo è appena iniziato.

 

Milinković-Savić e Al Dawsari: tra salti e magie

Poi sale in cattedra Sergej Milinković-Savić, che con un colpo di testa da solo in area manda la palla in rete come se stesse prendendo un caffè in solitudine, come il Cristiano Ronaldo dei tempi d’oro. La nuova America calcistica è dalla parte opposta del globo. Ma è Salem Al Dawsari a rubare la scena: il capitano dell’Al Hilal mette a segno una doppietta da manuale, con il secondo gol su assist di Savic che sembra uscito da un tutorial su come mandare in visibilio i tifosi.

 

L’Al Ain accorcia, Rahimi in estasi: 3-4!

Quando sembrava finita, ecco la risposta dell’Al Ain: Rahimi, con un secondo gol da rapace, riporta i suoi a -1. Ma nemmeno il tempo di festeggiare e Al Dawsari, il capitano poeta, cala il tris al 75’, firmando il 3-5. Tripletta, pallone sotto il braccio e tutti a casa? Nemmeno per sogno.

 

Il ritorno di Neymar e l’inferno del recupero infinito

Al minuto 75, torna in campo Neymar. Tribuna in delirio, la famiglia che applaude con orgoglio e lui, con il solito sorriso, entra quasi a passo di danza. La festa però non è completa: Al Bulayhi decide di prendersi una serata libera al minuto 81 con un’espulsione sacrosanta. Al Hilal in 10 uomini per gli ultimi minuti, ma la vera battaglia deve ancora arrivare.

 

12 minuti di recupero: Rahimi firma la tripletta e sfiora il miracolo!

Siamo al minuto 96. Il VAR decide di dare ancora una chance al caos: rigore per l’Al Ain, e Rahimi non sbaglia. Tripletta anche per lui, match sul 4-5 e ancora 6 minuti da giocare. È qui che il calcio diventa epico: Rahimi, letteralmente indemoniato, sfiora l’eurogol del pareggio al minuto 101, con i tifosi ormai impazziti, tra mani nei capelli e cuori che saltano in gola.

 

Il finale: mani nei capelli, ma sorrisi ovunque

Alla fine, l’Al Hilal porta a casa i tre punti, ma che spettacolo. Cinque gol, triplette, espulsioni, infinite chiamate al VAR e recuperi al limite dell’assurdo. Tifosi con il sorriso, perché partite come questa non si dimenticano facilmente. E, come direbbe un celebre self made (meme) man: “Va bene lo stessoooo!”

Al Ain 4, Al Hilal 5: il calcio asiatico, signori, è servito.

 

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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