Samuel T’ingula 1 – 2 San Mkhitaryan: analisi dettagliata del match

Samuel T’ingula 1 – 2 San Mkhitaryan: analisi dettagliata del match

di 24 Ottobre 2024

Samuel T’ingula 1 – 2 San Mkhitaryan: analisi dettagliata del match

La partita della quinta giornata tra Samuel T’ingula di Big Fabio e San Mkhitaryan di Simone è stata un vero concentrato di emozioni, ma purtroppo il nostro De Gianni preferito ha dovuto cedere il passo per 70 a 72. Si tratta, tuttavia, di uno scontro deciso da episodi e differenze nelle prestazioni individuali, nonostante la solidità difensiva della squadra di Fabio.

 

Di Gregorio: Porta inviolata, missione (quasi) compiuta

Partiamo dal punto fermo della partita per Big Fabio: Di Gregorio, che ha mantenuto la porta inviolata ancora una volta. Non è mai facile avere un portiere che, con costanza, garantisca prestazioni solide come questa, ma se si cerca un elemento su cui costruire una squadra competitiva, Fabio può contare su un estremo difensore che raramente delude.

 

Difesa d’élite: Buongiorno sugli scudi

La difesa ha brillato sotto tutti gli aspetti; Buongiorno ha guidato il reparto con una prestazione da 7, priva di sbavature. Nessuna insufficienza tra i suoi compagni difensori: una performance collettiva che farebbe invidia persino alla difesa della Roma, notoriamente in difficoltà in questa stagione. Un reparto arretrato compatto, che ha dato sicurezza per buona parte del match.

 

Morata: Ci prova, ma non basta

Passando al reparto offensivo, la prestazione di Morata ha lasciato un po’ di amaro in bocca. L’attaccante ha lottato, si è mosso bene, ha provato a fare la differenza, ma non è riuscito a incidere come mister Fabio sperava. Nonostante la generosità e i tentativi, la rete non è arrivata e questo ha pesato sull’esito finale.

 

Prestazione complessiva: sufficiente, ma senza guizzi

Nel complesso, la squadra di Big Fabio ha offerto una prova sufficiente. Tutti hanno fatto il proprio dovere, ma ciò che è mancato è stato quel colpo di genio, quel guizzo che poteva cambiare le sorti della gara. La compattezza difensiva c’è, ma senza un decisivo contributo offensivo il risultato è rimasto in bilico fino alla fine.

 

Gli avversari: una partita agli antipodi

Se Samuel T’ingula ha mostrato equilibrio e ordine, lo stesso non si può dire per San Mkhitaryan, la cui vittoria è arrivata più grazie a singole prestazioni che a un gioco di squadra.

 

Suzuki e Gallo: giornata nera in difesa

Il portiere Suzuki ha vissuto una giornata da dimenticare, ha incassato gol e ha chiuso con una valutazione insufficiente, contribuendo poco alla causa di Simone. A peggiorare le cose, il difensore Gallo ha preso addirittura un rosso, chiudendo con un misero 3 in pagella. Con due insufficienze su quattro in difesa, San Mkhitaryan ha rischiato grosso, ma la sua fortuna è arrivata dal centrocampo in su.

 

La svolta dalla metà campo in avanti: Mkhitaryan e Barella decisivi

Nonostante le difficoltà difensive, il centrocampo e l’attacco di San Mkhitaryan hanno fatto la differenza. L’armeno Henrikh Mkhitaryan ha garantito una prestazione solida da 6,5, lo stesso voto di Nicolò Barella, entrambi colonne portanti della squadra. Ma i veri acuti sono arrivati grazie ai gol dei due fenomeni in attacco: Lautaro Martínez, che ha segnato contro la Roma, e Kvaratskhelia, che ha messo il sigillo nel Napoli di Antonio Conte. Una prestazione fatta di lampi individuali, più che di squadra.

 

Conclusione: una sconfitta amara per Fabio

Perdere 70 a 72 non è mai bello, soprattutto quando si gioca bene e si offre una prestazione difensiva di livello. Ma il calcio, e il Fantacalcio, a volte sono così: basta un colpo di genio, un episodio decisivo per cambiare tutto. San Mkhitaryan ha sfruttato i suoi talenti nei momenti chiave, mentre Samuel T’ingula non è riuscito a trovare quel qualcosa in più.

 

Che Fantacalcio, che poesia. E come dice qualcuno: “Facciamo calcio”.

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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