Sciacalli e sciagure: commento non richiesto sulle alluvioni in Emilia-Romagna 

Sciacalli e sciagure: commento non richiesto sulle alluvioni in Emilia-Romagna 

di 25 Ottobre 2024

Sciacalli e sciagure: commento non richiesto sulle alluvioni dell’Emilia-Romagna 

Il bastian contrario è spesso figura tanto discussa quanto necessaria e il suo contributo risulta talvolta determinante, soprattutto in uno spazio mediatico e comunicativo destro-centrico, governato dalla “tele meloni” di sora Giorgia. Così, opporsi alla voce unica del consenso obbligato è atto doveroso e necessario, che vorrebbe portare nuovi argomenti alle discussioni in atto. 

C’è un tema in particolare che, tuttavia, sembra aver destato nuovamente l’attenzione di qualche personaggio che, in clima di piena campagna elettorale, pare voler sfruttare l’occasione per infierire su territori e persone già provate e stanche. Infatti, dopo l’abbattersi dell’ennesima alluvione sulla Romagna, non si sono fatti attendere atti di sciacallaggio politico. 

Senza fare gli ormai proverbiali “nomi e cognomi” (come invece avrebbe voluto fare, a suo dire, sin dalle primissime battute un certo viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti), trovo sconcertante che il primo atto politico dopo eventi tanto drammatici sia voler additare un colpevole ad ogni costo, specialmente se un simile atteggiamento è rivolto soltanto ad una regione prossima al voto (nonché amministrata da una coalizione politica opposta a quella attualmente al Governo). Perché non parlare, allora, anche dei danni subiti nella regione Marche? Perché limitarsi esclusivamente al territorio emiliano-romagnolo, appunto, prossimo al voto? 

A pensar male si fa peccato, ma è inaccettabile (da romagnolo, da italiano, da essere umano) che si strumentalizzi la tragedia per fini politici, soprattutto con queste modalità e con un seguito tanto alto a livello di ascolti e visualizzazioni; alla sciagura ambientale non può seguire uno sciacallaggio elettorale.  

Badate bene, parlo da cittadino qualunque che ha rimandato troppo a lungo il proprio pensiero e che ora, invece, vuole condividere le proprie perplessità con tutti. Forse, a pensarci bene, la sciagura più grande è proprio una classe politica inadatta a ricoprire il ruolo istituzionale e che invece sfoggia con noncurante superficialità. Forse, o sicuramente, una mano sulla coscienza dovrebbe essere posta collettivamente da tutti quelli che ancora strumentalizzano il dolore e le lacrime altrui per darsi visibilità. E non voglio citare i morti per non cadere nello stesso trabocchetto, ma anche non ricordarli è cosa dura. 

Ho pensato molto se scrivere o no queste parole, o almeno se condividerle con gli altri, perché tutto vorrei, meno che venissero strumentalizzate a loro volta. Il fatto è che, ormai, basta alzare la testa al cielo per ricapitolare nell’incubo, basta guardare il livello dei fiumi per tornare alle paure delle notti che tutti conosciamo. Mi riesce, dunque, abbastanza automatico lanciarmi in questo commento non richiesto sulla situazione della nostra regione (ma non solo), anche se continuo a domandarmi, in fondo, se il vero commento non richiesto sia il mio o quelli di chi ha tentato di gettare acqua al proprio mulino attraverso le sofferenze, le sciagure, altrui.  

“Ai posteri l’ardua sentenza”. 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Fabio 27 Ottobre 2024 at 18:50 - Reply

    Sapete come la penso perché ci siamo confrontati di recente su questo argomento… Il fatto che venga strumentalizzato…. È solo la normalità purtroppo….

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