Fantacalcio: l’importanza di schierare la formazione

Fantacalcio: l’importanza di schierare la formazione

di 26 Ottobre 2024
Dimmi che non hai messo la formazione (per un po’) senza dirmi che non hai messo la formazione (per un po’).
Il Fantacalcio è spesso percepito (e ci sta tutto!) come fortuna e follia assieme, qualcosa di imponderabile ed imprevedibile cui non si può chiedere nulla. Eppure, persino i freddi numeri ci aiutano a sciogliere un cuore di ghiaccio ben più profondo di quanto sembri, mostrando l’anima calda e passionale di questo bellissimo gioco.
Infatti, come si evince dal grafico, nell’annata 23/24, TRex e DTP sono stati protagonisti di due percorsi stagionali tanto simili quanto diversi, con la squadra di Tappo a rallentare nel finale, mentre il team di Ismam si scopre distratto verso metà stagione, dove ha perso molti punti. Ma può essere un caso? Assolutamente no.
Se i TRex hanno dovuto soffrire la crisi del goal di Lautaro (già campione d Italia con la sua Inter) e la retrocessione del Sassuolo (ovvero il cuore della fanta squadra), la storia del DTP è ben diversa, per quanto fisiologici cali di prestazione siano tanto normali quanto prevedibili. Infatti, si può notare che il caro Abu smette di consegnare le formazioni dalla giornata 14, spartiacque che segna l’entrata del DTP in una profonda crisi di punti, da cui riemergere solamente in concomitanza della giornata 26, contro un WUA guidato dalla tripletta di Dybala e proprio nel momento in cui Ismam ricominciava a schierare con costanza.
Ma quanto ha influito tutto questo sulla classifica generale?
Qualcuno potrebbe certamente sottolineare che 38 gare sono tante e qualche punto qua e là si può anche perdere. Anche preso per vero tale fatto, va comunque sottolineato che in 12 partite circa Abu si è trovato a raccogliere per sola inerzia circa 15 punti, davvero pochi, quasi fosse l’Udinese (reale) che avanzava di pareggio in pareggio, ma per la salvezza risicata, non certo la gloria assoluta.
Così se si ipotizza anche solo di raddoppiare i punti conquistati, il DTP si ritroverebbe adesso a 77 punti, ovvero secondo in classifica a -1 da Tappo, mentre la classifica del tutti sarebbe stata inevitabilmente stravolta da un Ismam più costante. Con i se e i ma non si va da nessuna parte, ma basta un semplice calcolo approssimativo per evidenziare l’importanza di *schierare la formazione* per essere competitivi.
Il DTP vuole essere solo un esempio, anche se forse è il più lampante, con Abu costretto a lottare un anno contro i propri portieri e un altro anno contro se stesso, o contro il poco tempo a disposizione nella nostra quotidianità (potremmo usare “più tempo per il Fanta” come slogan politico, visto che siamo in tema). Però rimane un dato di fatto che mentre in giro per il mondo l’Inter viene il campionato superando quota 90 e il Galatasaray arriva persino a 102 punti, battere un Tappo fermo a 78 punti non era certo impresa impossibile per nessuno…
Fra rimpianti e dati statistici che possono indirizzare meglio la prossima stagione, resta comunque l’incertezza di ciò che poteva essere (e non è stato), con Abu settimo in classifica (di nuovo), ma finalista di FantaChampions, a conferma del fatto che, forse forse, quella squadra così scarsa non era per davvero.
@AleTasso21

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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