Forlì, dalla Palestina al Comune: Destra affossa mozione per la Pace 

Forlì, dalla Palestina al Comune: Destra affossa mozione per la Pace 

di 30 Ottobre 2024

Memorie del Consiglio Comunale del 29 ottobre.

Ieri, dopo aver preso parte al corteo di chi chiedeva a gran voce la pace in Medio Oriente e l’immediata cessazione del conflitto israelo-palestinese, ho partecipato al Consiglio Comunale di Forlì. Qui ho potuto assistere all’ottimo intervento di Diana Scirri, consigliera di AVS, che proponeva proprio una mozione a sostegno del cessate il fuoco in Palestina e Libano, dell’arrivo di aiuti umanitari, della liberazione di tutti gli ostaggi e del riconoscimento dello Stato della Palestina. 

Diana è stata molto brava e sinceramente coinvolta; dalla sua analisi del drammatico contesto bellico e dalle sue proposte, le premesse per l’approvazione di quanto presentato c’erano tutte. La Destra di Forlì, tuttavia, ha preferito non aderire all’appello di pace che giungeva dalla mozione presentata dalla consigliera Scirri e fin dalle primissime dichiarazioni hanno lasciato intendere che non c’era nemmeno un reale margine di dialogo. 

Sorvolando, per mera “decenza morale”, sulle modalità attraverso cui si è espresso questo rifiuto della maggioranza di approvare la mozione, ciò che più risulta inaccettabile sono le accuse mosse a chi promuove la pace ed auspica la fine del conflitto. A sentir qualcuno, infatti, sembra che il clima di tensione sia portato proprio da chi promuove il cessate il fuoco. Accuse semplicemente surreali.  

Ma di quale “clima di tensione” stiamo parlando? Parliamo di un clima dove una bandiera diventa un simbolo di odio e dove una maglietta è uno sfregio alle istituzioni. Un clima che, tanto per cambiare, promuove l’impresentabile semplificazione per cui il conflitto che coinvolge (ma non solo) Palestina e Israele si risolve nella definizione “terroristi contro ebrei” (con l’ovvia conseguenza che chi è a favore della pace e contro l’invio di armi ad Israele rischia di essere persino etichettato come antisemita).  

Come si è risolto il tutto? Grazie ad un “trucco tecnico” la Destra è riuscita a cancellare tutte le parti più importanti della mozione, compresi i 42 mila morti in Palestina (16 mila dei quali erano bambini). Incredibile. 

Non contano nulla i “se” o i “ma”, non serve parlare di una contro-mozione che verrà presentata da zero (“priva di ideologia”): oggi contano solo i fatti e proprio i fatti dicono che, purtroppo, il Comune di Forlì ha scelto “da quale parte del revisionismo storico” vuole schierarsi.  

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi questa storia, scegli tu dove!

About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

Leave A Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Post recenti

Post correlati