Forlì, dalla Palestina al Comune: Destra affossa mozione per la Pace
Forlì, dalla Palestina al Comune: Destra affossa mozione per la Pace
Memorie del Consiglio Comunale del 29 ottobre.
Ieri, dopo aver preso parte al corteo di chi chiedeva a gran voce la pace in Medio Oriente e l’immediata cessazione del conflitto israelo-palestinese, ho partecipato al Consiglio Comunale di Forlì. Qui ho potuto assistere all’ottimo intervento di Diana Scirri, consigliera di AVS, che proponeva proprio una mozione a sostegno del cessate il fuoco in Palestina e Libano, dell’arrivo di aiuti umanitari, della liberazione di tutti gli ostaggi e del riconoscimento dello Stato della Palestina.
Diana è stata molto brava e sinceramente coinvolta; dalla sua analisi del drammatico contesto bellico e dalle sue proposte, le premesse per l’approvazione di quanto presentato c’erano tutte. La Destra di Forlì, tuttavia, ha preferito non aderire all’appello di pace che giungeva dalla mozione presentata dalla consigliera Scirri e fin dalle primissime dichiarazioni hanno lasciato intendere che non c’era nemmeno un reale margine di dialogo.
Sorvolando, per mera “decenza morale”, sulle modalità attraverso cui si è espresso questo rifiuto della maggioranza di approvare la mozione, ciò che più risulta inaccettabile sono le accuse mosse a chi promuove la pace ed auspica la fine del conflitto. A sentir qualcuno, infatti, sembra che il clima di tensione sia portato proprio da chi promuove il cessate il fuoco. Accuse semplicemente surreali.
Ma di quale “clima di tensione” stiamo parlando? Parliamo di un clima dove una bandiera diventa un simbolo di odio e dove una maglietta è uno sfregio alle istituzioni. Un clima che, tanto per cambiare, promuove l’impresentabile semplificazione per cui il conflitto che coinvolge (ma non solo) Palestina e Israele si risolve nella definizione “terroristi contro ebrei” (con l’ovvia conseguenza che chi è a favore della pace e contro l’invio di armi ad Israele rischia di essere persino etichettato come antisemita).
Come si è risolto il tutto? Grazie ad un “trucco tecnico” la Destra è riuscita a cancellare tutte le parti più importanti della mozione, compresi i 42 mila morti in Palestina (16 mila dei quali erano bambini). Incredibile.
Non contano nulla i “se” o i “ma”, non serve parlare di una contro-mozione che verrà presentata da zero (“priva di ideologia”): oggi contano solo i fatti e proprio i fatti dicono che, purtroppo, il Comune di Forlì ha scelto “da quale parte del revisionismo storico” vuole schierarsi.
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