Formula 1: RecensiOne ignorante GP Brasile 2024

Formula 1: RecensiOne ignorante GP Brasile 2024

di 4 Novembre 2024

Formula 1: RecensiOne ignorante GP Brasile 2024

Torna il weekend di Formula 1 e con lui tornano le nostre pagelline ignoranti!

It’s race week? No, it’s AleTasso21 week!

 

GP Brasile 2024

Da San Paolo al Rio delle Amazzoni, a quanto pare, la strada è incredibilmente breve e il lunghissimo weekend di gara si fa scoppiettante sin dalle qualifiche, anzi… dalle qualifiche Sprint e dalla stessa “Fast and Furious Race” Brazil edition.

Un primo punto di interesse turistico? FuckNado! Ma sì, mandiamo Charles con Max a fare lavori socialmente utili, la crociata della Federazione contro le parolacce è come la rivalità fra Homer Simpson e Ned Flanders: incomprensibile, tragicomica e piena di censure, censurine, ine, inette.

Poi, nel mezzo del cammin di nostra Sprint, mi ritrovai per pubblicità oscura, che la soave voce vanziniana era sparita: le rivoluzionarie mutande Tena men strozzano l’urlo di Carlo in gola, privando noi spettatori di Tv8 dell’ennesima, epica, perla. Provare per credere.

Per il resto, lo devo dire: questa gara mi è piaciuta certamente di più delle altre (malgrado il risultato di Nando). La pioggia (in)costante ha dato certamente quella dose di imprevedibilità che non guasta mai, anche se, potendo scegliere, il fattore acqua me lo giocherei più su gare ben più chiuse (chi ha detto Monaco?!). Ma rivediamo gli altri fatti di giornata:

-Orso uomo è “scatenato troppo” secondo i nostri inarrivabili telecronisti. Poesia;

-Lawson continua ad accumulare simpatie da ogni parte, mentre continua a mostrare ottime cose. Predestinatooooohhhhh;

-CLAMOROSO alla Vanzini: Marc smentisce il suo “mai vicsto cuesto” grazie ad una Formula 3 che, scopriamo oggi, apre portoni, portali, mondi sconosciuti ai mortali. Stargate;

-Mentre tutti partono contro il “protocollo chiaro” (semicit), Sainz si annoia da solo ai box, in attesa che gli altri finiscano il decimo giro di ricognizione. Briscolettaro annoiato da circolo repubblicano;

-Può fare doppietta come fare un doppio zero, passano gli anni e le persone, ma per Vanzini l’Alpine è veloce sul dritto. Sempre, per sempre. Dogma di fede;

-Ogni volta che Leclerc vuole andare ai box di sua iniziativa straccio la schedina. Anti-ludopatia man;

-Colapinto? “Gran gara” e poi gran record, andando a muro sotto safety car. Alternativo;

-Ocon viene definito “fuori di questo mondo” e da questo corpo, aggiungerei io. Qualche dea bendata lo ha certamente assistito durante tutto il weekend. Posseduto;

-Gene sottolinea che la vittoria la merita Max, ma prima Ocon. In un altro paio di giri la avrei meritata persino io. Magnanimo;

-Le Full wet sono sempre utili come un paio di mutande in un film porno;

-Briatore job: fortuna o meno, il suo ritorno coincide con questa semi-doppietta transalpina. Come uomo bah, come uomo di pista “chapeau” (cit)!

-Ad ogni sua pole, cerchiamo tutti di capire come butterà la domenica di gara. Norris si fa l’ennesimo, clamoroso, autogoal, da solo: partire primo non gli fa bene (una sola volta ha “fatto primo da primo”). Senza parole;

-Bella questa pioggia che appare e scompare, prende la scena e se ne va. Più veloce di Fassino in un negozio di profumi;

-Messaggio di Nando ai meccanici, romantico. Messaggio di Trattor Martin al mondiale, preoccupante;

-Una nomination anche a Russell e Tsunoda, che nel corso dei 69/70 giri hanno dato il proprio contributo ad accendere la corsa. Gregari protagonisti;

-Mad Max: la vittoria più bella, più cercata, più sudata, più difficile, più tutto. Non c’è stato nulla di banale nella rimonta dell’olandese furioso. Semplicemente: Mad. Max.

 

TOP e FLOP:

-Miglior momento della gara: Stroll che si impantana da solo per rientrare in pista (e il pubblico che esplode sugli spalti);

-Peggior momento della gara: le varie scelte, al solito, contestabili della FIA (penalità date o non date, bandiere messe o non messe, insomma quelle cose lì).

 

NOTE a margine:

-Sempre bello il ricordo di Senna (così come bella anche la mostra in suo ricordo a Torino);

-Alpine … Mamma mia Alpine… quanto nervoso Alpine… (rancore personAle);

-Passo non passo, son primo son ultimo, swap non swap: la McLaren è tutta da capire;

-A Max sembrava andare tutto male, dalle qualifiche alla Sprint (penalità, bandiere rosse, swap rivali e poi virtual “millimetriche”). Poi cambia tutto. Può stare simpatico o meno, ma quando conta Max c’è sempre.

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Fabio 5 Novembre 2024 at 6:35 - Reply

    Finalmente mi sono dedicato alle pagelle della gara… Concordo su quasi tutto… Ma permettimi di sottolineare, come già fatto privatamente, lo schifo incredibile di Stroll che rappresenta a livello mondiale quanto la meritocrazia non valga nulla e a prevalere siano solo le spinte, le raccomandazioni, i figli di papà…. E ora mi chiedo… Chissà quanti campioni restano a piedi, chissà quanti insegnanti non possono occuparsi di diffondere cultura, chissà quanti politici restano chiusi dentro le loro stanze, chissà quanti poliziotti non possono occuparsi veramente dell’ordine pubblico…. Che paura… E che tristezza… Grazie Mille Ale per le tue pagellone e grazie mille Stroll per farci sprofondare nella ghiaia della nostra malinconia….

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