Il Digitale può trasformare la Burocrazia e Difendere i Dati dei Cittadini

Il Digitale può trasformare la Burocrazia e Difendere i Dati dei Cittadini

di 5 Novembre 2024

Le recenti vicende riguardanti la sicurezza dei dati e degli archivi stanno destando allarme e quanto accaduto ha messo in evidenza gravi pecche addirittura nelle più importanti banche dati delle principali istituzioni della Repubblica.

“Tutto ciò è normale, visto che ad occuparsi della sicurezza informatica è personale non qualificato anziché giovani professionisti, nativi digitali e competenti” – ha dichiarato ALESSANDRO TASSINARI candidato di Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni regionali nella circoscrizione di Forlì Cesena.

Benché possa apparire paradossale questi fatti allarmanti non paiono interessare Forlì, almeno per tutto ciò che riguarda gli archivi, mai digitalizzati ed andati totalmente perduti.

Siamo nell’era digitale ma a Forlì non se ne sono accorti e i cittadini ne subiscono le conseguenze con perdite di tempo enormi, estenuanti pratiche burocratiche, costose consulenze.

 

L’alluvione del 2023 ha messo in evidenza l’inadeguatezza del Comune di Forlì nel conservare i propri archivi, fondamentali non solo per la storia della città ma anche perché in essi erano conservati documenti importantissimi per molti adempimenti.

E’ incomprensibile che non siano mai state digitalizzate, come si sarebbe dovuto fare da tempo, le pratiche edilizie riguardanti tutti gli immobili della città, ora perdute irrimediabilmente perché collocate irresponsabilmente in un capannone costruito nel punto più basso della città.

 

Presentare una pratica edilizia per qualche lavoro su edifici esistenti, fare la compravendita di immobili, effettuare una successione, per fare alcuni esempi, richiede ora un percorso ad ostacoli, aggravato dal dover utilizzare sistemi informatici inadeguati, malfunzionanti e privi dei dati necessari perché rimasti cartacei o persi per sempre.

Nonostante l’impegno e la dedizione dei funzionari i tempi sono lunghissimi, si perdono mesi per sapere se qualcosa si è salvato dall’alluvione, se ci sono riferimenti a pratiche precedenti e ad autorizzazioni solo per ricevere la ricorrente risposta: “non c’è più niente, abbiamo perso tutto”.

Viene però indicato che si può fare una nuova ricerca attraverso un’altra estenuante piattaforma informatica, con un’altra attesa per una nuova risposta. La speranza è che da un registro salvato dall’alluvione emergano riferimenti di qualcosa che potrebbe essere all’Archivio di Stato.

A questo punto serve una nuova richiesta di appuntamento e finalmente, se i documenti sono molto vecchi, si trova qualcosa che comunque è insufficiente per definire lo stato legittimo dell’immobile.

A complicare ulteriormente le cose ci ha pensato il ministro Salvini con il suo nuovo condono, un vero guazzabuglio che quasi nessuno si azzarda ad applicare.

Ci sarebbe la via dell’autodichiarazione ma nessun tecnico, ignaro dei precedenti, sottoscrive sotto la propria responsabilità una dichiarazione di regolarità e conformità.

“Il digitale se bene impiegato può essere uno strumento fondamentale per la semplificazione delle procedure, per rendere accessibili archivi e documenti, per risparmiare fatica, soldi e perdite di tempo ai cittadini – ha concluso Tassinari – Su questo terreno le giovani generazioni competenti possono dare un contributo risolutivo ed è questa una delle ragioni per le quali mi candido”.

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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