Fantacalcio: Non ci si capisce nulla in questo gioco! 

Fantacalcio: Non ci si capisce nulla in questo gioco! 

di 16 Novembre 2024

Due giornate di fantacalcio nel campionato del nostro Big Fabio 

Dopo una giornata priva di emozioni in cui l’unico sussulto arriva dalla sfida mono-nome fra i due Filippo (Asorci di Lochness contro Pappons, per la gente “più studiata”), un’altra pagina di fantacalcio viene scritta, un altro turno di campionato trova naturale compimento. Ma di compiuto c’è anche il destino di diversi club di Serie A, con la Roma che esonera il secondo allenatore della stagione (terzo esonero nell’anno solare, con Mou, DDR e Ivan il –non- terribile), col Napoli di Conte sempre in vetta, Fonseca fra In e Out ad ogni partita, Difra ultimo a 8 punti e non solo.  

 

LE FILIPPICHE 

In questa cornice si inserisce prima il già citato match infrasettimanale dell’undicesima giornata, dove la sfida è fra retroguardia milanese/juventina, Martinez (poi sostituito da Sommer) e Cambiaso contro Maignan e Savona, ma anche fra “cattive intenzioni e maleducazione” (cit) col mai opportunistico Lukaku da una parte e l’eterna bandiera dell’Atalanta Koopmeiners dall’altra (si colga la non velata ironia). Filippo casalingo sforna una retroguardia mai sotto al 6,5 come voto base (eccetto il 6 di Pavard, mutato a 5,5 post-giallo), con la porta inviolata di Sommer e l’assist dello spagnoleggiante Miranda a mettere la proverbiale ciliegina sulla torta; nel frattempo, Filippo, l’altro, si fa alter-ego del rivale, non solo nel nome ma anche nel punteggio e dà vita ad una prestazione da… 2 reti, proprio come la controparte. Il merito è in gran parte delle reti di Savona e Retegui, che portano il punteggio sul complessivo 74 (contro il 74,5 dei rivali) e condannano entrambe le squadre ad un punto ciascuno, ma non c’è nemmeno il tempo di rifiatare che un’altra giornata di campionato bussa alla porta. 

 

EMERSON ROLEX ROYAL 

Pardo diceva che il calcio è strano, che non possiamo capirci nulla in questo gioco; credo che, dinanzi a tanta saggezza, i più grandi filosofi del nostro tempo non potrebbero che impallidire. Infatti, la saggezza di Pier si è dimostrata più volte illuminante, da quella storica Champions League vinta dal Chelsea, fino alla rimonta capitolina sul Barcellona, o al trionfo di quest’ultimo sul PSG delle (prime) stelle, condannate dal goal ormai passato alla storia di Sergi Roberto. Insomma, nella settimana delle elezioni in Emilia-Romagna, anche il fantacalcio ci ricorda che tutto può accadere, che la follia è soltanto un concetto a cui non dobbiamo dare troppo significato. Così, il campionato incorona il suo nuovo leader, incoronando primatista un club dal nome impronunciabile, una delle croci più discusse nelle prime settimane di Fonseca al Milan: attenzione, Emerson Royal è primo in classifica.  

Senza nulla togliere a mister Edo (a cui va, anzi, riconosciuto doppio merito per essere lassù con un tale nome porta-sfiga), ma la vera notizia è ritrovare in vetta uno dei giocatori di più dubbia qualità dell’intera Serie A. Poi, per carità, potremmo anche discutere di un match terminato 2-3, in cui Il Moro ha dovuto subire un’assurda doppietta del recente Leao e il goal di Valeri, ma la notizia sta tutta qui, sta in un Emerson Royal FC che diventa Emerson Rolex data tanta “masterclass”, in un Emerson Royal FC che chiude a 81 punti con appena una singola insufficienza nel quartetto di difesa. Ovviamente, di Emerson Royal.  

Speriamo, almeno, che all’asta non siano stati spesi troppi milioni per questo (quasi) impressionante giocatore, che intanto, sì, diventa clamorosamente primatista al fanta col suo club omonimo, grazie ad un allenatore che ha saputo sfruttare al meglio le sue (non) qualità (Edo >> Fonseca). Dall’altra parte, intanto, Il Moro applaude alla performance di Orsolini (con la Roma di Juric son buoni tutti), Luperto e McTominay, ormai garanzia di calcio contiano, sebbene il Cass(zz)aro si ritrovi ormai settimo in classifica. Il cammino, però, è ancora lungo e gli avversari da battere sono ovviamente tanti e dalle tante qualità. Samuel T’ingula, ad esempio, sfiora le tre reti e vince 0-2 in trasferta contro i già ricordati Pappons, che solo un turno fa davano vita al “match più degno” di giornata, mentre Giroud d’Italia esce con le ossa rotte dal confronto contro associazione calcistica (stesso risultato). San Mkhitaryan prende 4 pere da fc npc (1-4 il passivo), mentre Kendrick La Var raggiunge per un soffio (72,5) l’altrettanto clamorosa sfida contro gli Asorci di Lochness (2-2).  

Il destino farà il suo corso, gli allenatori faranno le loro scelte, padre tempo anche lui la sua parte, mentre noi come sempre “facciamo (fanta) calcio”. 

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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