Quando il Napoli sogna due volte e il Venezia… preferisce dimenticare

Quando il Napoli sogna due volte e il Venezia… preferisce dimenticare

di 16 Novembre 2024

Nella terra dei sogni (la Super League), c’è una squadra chiamata Ultimate Napoli FC, allenata dalla brillante e carismatica Claretta, ma gestita dietro le quinte da Ismam, il vero “deus ex machina” che tira i fili dell’avvincente compagine. Una situazione che farebbe impallidire persino Aurelio De Laurentiis, noto per il suo controllo totale sul club reale. Eppure, a differenza dell’attuale Napoli della Serie A, che guida la classifica con numeri da grande corazzata, l’Ultimate Napoli FC non sta dominando, ma sta comunque trovando risultati importanti.

Con i suoi CLAMOROSI 20 punti (che pongono il club alla pari con corazzate quali Dinda, Nacho e Tartaruga) e una differenza reti appena negativa (-2), l’Ultimate Napoli sembra una versione più (o meno) realistica del Napoli: la squadra combatte, si sporca le mani e porta a casa punti senza fronzoli. Non c’è il brillante Lukaku e non ci sono i gol di Kvara a trascinarla, ma l’allegro binomio Claretta-Ismam sa come sfruttare al massimo le risorse messe a disposizione dallo stesso Abu, che ha guidato un mercato estivo clamoroso. Insomma, un Napoli meno spumeggiante, ma altrettanto temuto dai rivali. È come se, nella Super League, il Napoli reale fosse stato messo a dieta, privato delle sue armi più letali ma lasciato comunque competitivo. Certo, con qualche gol subito di troppo, Claretta probabilmente avrà tirato più urla in panchina di quante ne abbia fatte Conte in tutta la sua carriera. Ma forse è solo una favola giornalistica, dato il carattere di mister Antonio.

E ora passiamo al lato oscuro della forza. Venezia 2.0 e Rappresentativa JO condividono malinconicamente il fondo della classifica con 4 punti ciascuna. Perché, se il Venezia reale è l’ultimo della Serie A con numeri da incubo, il Venezia 2.0 sembra aver preso quel copione e peggiorato la sceneggiatura. Una squadra che ha subito 16 gol, segnandone appena 1, e che ormai vive in una sorta di limbo calcistico dove persino un pareggio sembra un miracolo. Nel mondo della Super League, il Venezia 2.0 non è nemmeno la squadra romantica che cerca disperatamente di salvarsi: è semplicemente una barca alla deriva nel mare delle sconfitte.

Ma c’è di peggio: la Rappresentativa JO, che non è altro che un Genoa camuffato, fa compagnia al Venezia 2.0 con lo stesso totale di 4 punti, ma con un pizzico in più di pathos genoano extra. Parliamoci chiaro: nella realtà della Serie A, il Genoa sta combattendo con l’anima e con quel tocco di follia che lo contraddistingue da sempre. Invece, nella Super League, JO ha trasformato il New Genoa in una tragedia greca: 3 gol fatti (e qui sembra che abbiano messo un portiere a tirare i rigori) e 21 gol subiti. 21 goal, gente! Insomma, un disastro che farebbe inorridire i tifosi della Gradinata Nord.

E il paragone tra i due Venezia è altrettanto interessante. Il Venezia reale, con il suo ultimo posto in Serie A, potrebbe almeno sperare in un colpo di coda. Invece, il Venezia 2.0, con numeri altrettanto (im) pietosi, sembra ormai rassegnato, senza un Henry o un Pohjanpalo in grado di accendere la luce. Quello che differenzia queste squadre è solo una cosa: nella Serie A il Venezia gioca contro avversari reali; nella Super League, Venezia 2.0 lotta contro… se stesso.


Claretta e Ismam: Napoli controcorrente

Un plauso va comunque a Claretta e alla sua capacità di far emergere questo Ultimate Napoli in una competizione che, dati alla mano, non l’ha vista partire con i favori del pronostico. Anzi, tutt’altro! Con un tocco di genio tattico (e, probabilmente, qualche mossa da “manager dietro le quinte” di Ismam), l’Ultimate Napoli si tiene a galla nei quartieri alti della classifica, pronta a cogliere ogni scivolone degli avversari. Scivoloni che, talvolta, sono causati proprio da questo impronosticabile club!

Ma se l’Ultimate Napoli è il “Napoli operaio” della Super League, Venezia 2.0 e Rappresentativa JO sono l’anti-favola del torneo. Due squadre che dimostrano quanto il fondo della classifica possa essere affollato… e doloroso. Venezia e Genoa, in due dimensioni diverse, sembrano affrontare lo stesso destino, ma nella Super League tutto è più crudo, perché qui non c’è tempo per la redenzione: si cade e basta.

E mentre il Napoli sogna due volte (in Serie A e nella Super League), i tifosi di Venezia e Genoa probabilmente preferiscono chiudere gli occhi e guardarsi l’ultimo weekend di Moto GP.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Fabio 17 Novembre 2024 at 9:21 - Reply

    Claretta the best…

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