Rooney Tunes: il fascino del caos ordinato di Giulia

Rooney Tunes: il fascino del caos ordinato di Giulia

di 18 Novembre 2024

Nel panorama calcistico dell’International League, tra titani indomabili e squadre dall’organizzazione maniacale, spicca per unicità e imprevedibilità il percorso dei Rooney Tunes di Giulia. Una squadra dall’altissimo potenziale, ma capace di combinare momenti di calcio champagne a blackout difensivi degni di una commedia animata. Eppure, nonostante tutto, sono lì: sesti in classifica a 19 punti, a soli quattro dalla vetta, dimostrando che sotto la superficie caotica si nasconde una squadra capace di far male a chiunque.

 

Il girone d’andata: tra alti e bassi

Il primo turno del campionato, ribattezzato “girone d’andata”, ha visto i Rooney Tunes concludere con un bilancio di 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Un bottino non esaltante, ma neppure deludente, soprattutto se si guarda alla qualità della rosa e alle prestazioni altalenanti.

Gol fatti: 31 (22 nel girone d’andata). L’attacco dei Rooney Tunes è una macchina ben oliata, capace di andare a segno con continuità grazie a fuoriclasse come Dybala, Leão, Morata e Kvaratskhelia. Il match contro il Verona Pandoro (4-0) ha mostrato l’immenso potenziale offensivo della squadra, capace di travolgere gli avversari quando tutto gira per il verso giusto.

Gol subiti: 24 (17 nel girone d’andata). Ahimè, la difesa è un altro discorso. Nonostante la presenza di pezzi da novanta come De Gea, Theo Hernandez e Dimarco, il reparto arretrato ha concesso troppi gol, come nel rocambolesco 3-4 contro il Cervia Campione, in una partita che ha lasciato l’amaro in bocca per le troppe distrazioni (leggasi “troppa sfortuna”).

Strisce utili e negative: Dopo una partenza con il freno a mano tirato (1 punto nelle prime due gare), i Rooney Tunes hanno infilato una striscia di tre risultati utili consecutivi, iniziata e culminata assieme nella vittoria per 3-2 contro il Forlì, squadra che attualmente guida la classifica. Ciò malgrado le precedenti uscite avessero dapprima riportato in auge alcune fragilità, con la sconfitta contro i Maghi e Stregoni e il già citato scivolone contro Cervia. Inoltre, se si considerano tutte le 12 partite sino a qui disputate, i Rooney Tunes sono addirittura protagonisti di una clamorosa striscia di sei risultati utili consecutivi, con altri risultati pazzeschi, contro LTTC International, Belluno (con cui riesce persino a vincere) e con i pluri-campioni degli Wolf.

 

Una rosa da sogno, un equilibrio da trovare

Guardando ai nomi in rosa, si capisce che Giulia ha tra le mani una Ferrari, ma deve ancora trovare il pilota giusto per spingere a fondo. Barella, il centrocampista tuttofare, porta equilibrio e dinamismo; Dybala, con il suo sinistro vellutato, illumina la manovra offensiva; Kvaratskhelia e Leão, letali sulle fasce, sono un costante incubo per le difese avversarie. Eppure, questi gioielli non riescono sempre a brillare insieme.

La gestione del talento offensivo deve essere bilanciata da una maggiore attenzione in fase difensiva. Concedere quasi 2 gol a partita è un lusso che una squadra con ambizioni di alta classifica non può permettersi. Forse serve più compattezza, forse un pizzico di pragmatismo in alcune situazioni. Ma, si sa, i Rooney Tunes sono fatti per divertire: la spettacolarità è il loro marchio di fabbrica, anche a costo di qualche rischio.

 

La classifica: a metà tra ambizioni e rimpianti

Con 19 punti, i Rooney Tunes si trovano sesti, alle spalle di giganti come il Real Forlì di Tappo e i Maghi e Stregoni del duo Gandalf-Galadriel, che comandano la classifica a 23 punti. La vetta non è lontana, ma è chiaro che per competere con queste corazzate servirà qualcosa in più: più costanza, meno errori difensivi e, perché no, un pizzico di fortuna.

Dietro di loro, però, ci sono squadre in difficoltà come il Cervia Campione (15 punti) e gli Wolf (10 punti). È evidente che i Rooney Tunes, nonostante le loro sbavature, hanno saputo massimizzare il loro potenziale meglio di altri. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che in questa competizione ogni errore può essere fatale ed ogni punto perso o guadagnato può risultare determinante nel computo finale.

 

Conclusione: divertenti, imprevedibili, letali

I Rooney Tunes sono un paradosso calcistico. Fanno tanti gol, ne subiscono altrettanti, eppure riescono a rimanere in corsa per le posizioni nobili della classifica. Sono una squadra che vive sulle montagne russe: un attimo prima ti fanno innamorare con giocate da campioni, un attimo dopo ti fanno disperare con ingenuità clamorose.

Il “primo girone di ritorno” sarà la vera prova del nove per Giulia: riuscirà a trasformare questo talento grezzo in una squadra vincente? O continuerà a regalarci partite spettacolari ma dall’esito incerto? Qualunque sia la risposta, una cosa è certa: i Rooney Tunes sono una squadra che non ti fa mai annoiare. E, in fondo, non è questo il bello del fanta-calcio?

 

TURNO 1 
Belluno 3-2 Rooney
Rooney 1-1 Spillo
Snoopy 0-1 Rooney
Rooney 4-0 Verona
Maghi 2-1 Rooney
Rooney 3-4 Cervia
Rooney 3-2 Forlì
LTTC Inter 3-3 Rooney
Rooney 4-2 Wolf
TURNO 2 
Rooney 4-2 Belluno
Spillo 4-4 Rooney
Rooney 1-1 Spillo

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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