Balliamo la fresca: il tragicomico destino di Big Fabio

Balliamo la fresca: il tragicomico destino di Big Fabio

di 14 Dicembre 2024

Quando il destino decide di calciare un rigore beffardo: FC NPC e il dramma shakespeariano di Samuel T’ingula 

Ci sono poche cose certe nella vita: la Juve che vince ai rigori o al novantesimo, il caffè che finisce sempre troppo presto, uno “spiaze” di Inzaghi e il Fanta che ti regala storie al limite dell’assurdo. Questa settimana, però, Samuel T’ingula – al secolo Fabio, tifoso sfegatato della Vecchia Signora – ha vissuto un destino più amaro di… un Amaro Lucano. 

Fabio, uomo di fede calcistica bianconera, aveva battezzato la propria fanta-squadra in onore del giovane talento juventino Samuel Mbangula. Una mossa poetica, romantica, un tributo al futuro campione che avrebbe portato gloria al Fanta Serio 24/25. Ma, come in ogni tragedia che si rispetti, il fato ha deciso di metterci lo zampino: all’asta, Mbangula è finito… all’FC NPC, gestito dal “perfido” Fanto, artista dalle tinte giallo-rosse di un fato assai beffardo e crudele (ma con la sua Maggica ne ha già passate fin troppe, perciò siamo certi che l’amico Fabio non gliene farà una colpa personale). 

Il match tra FC NPC e Samuel T’ingula prometteva già scintille: Fabio affrontava il suo pupillo, prigioniero del rivale. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere lo spettacolo che il destino aveva preparato. 

L’Atto Primo: Il palcoscenico dell’imprevisto 

Con Dovbyk indisponibile, la formazione del FC NPC vede un buco in attacco. Ecco l’entrata in scena di Samuel Mbangula, come una star che attende il suo momento dietro le quinte. Poteva entrare un Darmian qualunque con il suo modesto “3” in pagella, e invece no: il palco era tutto per il golden boy di Fabio. 

Fabio, seduto davanti allo schermo, vede il nome del suo beniamino apparire nella formazione del rivale. Un mix di orgoglio e terrore lo assale: “Mbangula? Proprio lui? Ma cosa può mai fare, subentrando così?” 

Atto Secondo: Il gol “alla Del Piero” (cit) 

Al minuto fatidico (il novantaduesimo più amore ed odio di sempre per Big Fabio), Mbangula prende palla, si libera con una magia degna del miglior Del Piero (così almeno recitano le cronache). Tiro a giro, rete, applausi, e un Fabio che, immobile, guarda il replay con lo sguardo vuoto. 

La beffa è completa. Fabio non può esultare per il suo pupillo, non può festeggiare il gol da cineteca. Deve invece accettare che quel gioiello – il suo gioiello – ha regalato il pareggio a Fanto. Una ferita aperta che neanche il balsamo della doppia sufficienza Top di Barella e Morata può rimarginare (tra l’altro, il colmo del colmo, con un bianco-nero costretto ad esultare per i goal delle milanesi). 

Atto Terzo: Destino crudele, classifica spietata 

Il tabellino parla chiaro: 2-2. Fabio si consola pensando che almeno il suo Morata ha fatto la sua parte, ma il destino non ha pietà. Con questo pareggio, l’FC NPC rimane saldamente terzo in classifica, un paio di punti sopra Samuel T’ingula. La beffa, insomma, è doppia: non solo Mbangula segna, ma lo fa per mantenere il suo padrone al comando. La beffa è però, in parte, anche per Fanto: è vero che giocando in dieci avrebbe certamente perso la sfida 1-2, ma è altrettanto vero che non l’ha vinta per appena un punto (si ferma a 77 punti di giornata contro i 78 necessari per la “tripletta”, follia pura). 

E così, Fabio guarda la classifica con amarezza: Giroud d’Italia ed Emerson Royal FC dominano, si fa per dire, il torneo, mentre lui è impantanato a metà, in un limbo di sufficienze e rimpianti che culminano nell’esultanza a metà, nel grido strozzato in gola, per la felicità a metà dell’eroe del momento: Samuel (per gli amici Sam) Mbangula. Manco fosse un gratta e vinci vincente smarrito prima di ritirare il premio. Qua la fresca è stata ballata alla grande. 

Post Scriptum: Cronache di altri campi 

In questa giornata di calcio fanta-poetico, spiccano altri episodi degni di nota: 

  • Giroud d’Italia continua la sua corsa trionfale, schiantando Il Cass(zz)aro con un secco 2-1. 
  • San Mkhitaryan, che forse dovrebbe chiedere a santi non armeni un miracolo vero, pareggia contro Kendrick LaVar. 
  • Emerson Royal FC si prende la scena con un 3-1 agli Asorci di Lochness, dimostrando che Loch Ness forse non esiste, ma i suoi punti sì. 
  • Non scordiamoci anche il rocambolesco 3-3 fra Associazione Calcistica e Pappons. 

Tanti goal e spettacolo in ogni sfida odierna, certo, ma nessuna di queste storie regge il confronto con l’ironia amara vissuta da Fabio. Samuel T’ingula aveva sognato di vedere Mbangula segnare, ma non aveva previsto di vederlo fare con la maglia sbagliata. 

Insomma, se il Fanta fosse una tragedia greca, questa settimana sarebbe stata scritta da Sofocle: tra ironia del destino e beffe senza appello, la morale resta una sola: mai innamorarsi dei propri pupilli al Fanta. Potrebbero sempre tradirti. O non essere affatto tuoi, almeno al Fanta! 

 

 

Risultati di giornata:

Giroud d’Italia 2-1 Il Cass(zz)aro

San Mkhitaryan 1-1 Kendrick LaVar

Associazione calcistica 3-3 Pappons

FC NPC 2-2 Samuel T’ingula

Emerson Royal fc 1-3 Asorci di Lochness

 

Classifica:

Giroud d’Italia 19

Emerson Royal fc 19

FC NPC 18

Kendrick LaVar 17

Asorci di Lochness 16

Samuel T’ingula 16

Associazione calcistica 15

Il Cass(zz)aro 14

Pappons 14

San Mkhitaryan 11

 

Focus sul match:

FC NPC – 77 punti – Fanto

Turati 3,5/ Rrahmani 6, Bani 6, Dumfries 6, Kyriakopoulos 10/ Conceicao 6,5, Calhanoglu 6,5, Caviglia 9,5/ Kean 5,5, Pinamonti 5,5, Mbangula 10,5 (subentrato al posto di Dovbyk che non ha giocato)

Samuel T’ingula – 73 punti – Fabio

Perin 4,5 (subentrato al posto di Di Gregorio che non ha giocato)/ Buongiorno 6,5, Gatti 5, Bastoni 6,5, Weah 4,5/ Guendouzi 6, Anguissa 6,5, Anguissa 6,5, Barella 10, Gyasi 6,5/ Morata 10, Gudmundsson 5,5

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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