Torneo di Natale: Inside – Il Tappo Furioso

Torneo di Natale: Inside – Il Tappo Furioso

di 31 Dicembre 2024

Speciale TdN: La Polemica tappiana

(Attenzione: Post dal contenuto pesantemente ironico, ma nemmeno troppo…)

Il 273° Torneo di Natale non sarebbe lo stesso senza una dose abbondante di sana competizione e un pizzico di polemica. E anche quest’anno, proprio nella giornata del post-esonero del sempre discusso Paulo Fonseca dal Milan, la fiamma delle recriminazioni è stata alimentata dal campione in carica, Tappo, che si è lanciato in un’energica difesa delle sue posizioni, con dichiarazioni che hanno acceso il dibattito attorno ai giochi e alle regole. Ma, in fondo, è proprio questo spirito appassionato che rende il torneo un evento imperdibile anno dopo anno.


Polemica #1: “I boomer non capiscono i meme”

Il primo bersaglio di Tappo è stato il gioco What do You Meme?, una competizione basata sulla capacità di creare associazioni ironiche tra immagini e frasi. Un gioco apparentemente semplice, ma che, secondo il campione, nasconde un’ingiustizia profonda.

“Non è un gioco di abilità, ma di giudizio soggettivo. Come faccio a vincere se i boomer non capiscono i meme? Non c’è meritocrazia!” ha tuonato Tappo, alludendo al fatto che la sua raffinata ironia venga spesso fraintesa dai giudici, lasciandolo a mani vuote.

Questa polemica ha sollevato un quesito: il gioco favorisce chi ha un umorismo più “tradizionale”? E soprattutto, è giusto che una generazione di giocatori più ancorata a un contesto “pre-meme” influisca sull’esito? Domande destinate a rimanere sospese… almeno fino al prossimo torneo.


Polemica #2: Mezzanotte o non mezzanotte? Questo è il dilemma

Tappo ha poi sollevato il sipario su una disputa che, ogni anno, torna a far parlare: la divisione dei giochi tra prima e dopo la mezzanotte.

“Abbiamo perso la possibilità di essere organizzati, e questo nuoce alla qualità del torneo!” ha dichiarato, lamentandosi della gestione dei tempi di gioco. Il suo punto è semplice: dividere i giochi in base alla mezzanotte permetterebbe di mantenere un equilibrio tra le giornate e garantirebbe un sistema di punteggio più trasparente.

La risposta degli altri partecipanti? Un mix di indifferenza e ironia. Ma una cosa è certa: nessuno è riuscito a fermare il flusso delle critiche.


Polemica #3: Il calendario delle giornate di gioco

L’ultima – e forse più accesa – polemica riguarda la numerazione delle giornate. Secondo Tappo, il 31 dicembre dovrebbe essere la sesta giornata e non ancora la quinta.

“Se non facciamo attenzione alle regole, tutto perde valore. Il torneo deve essere un punto di riferimento per la precisione!” ha ribadito. Secondo il campione, il ritardo nella numerazione rischia di creare confusione nei conteggi e nelle statistiche, minando la storicità dell’evento.

C’è chi l’ha definita una polemica “da perfezionista” e chi, al contrario, ritiene che Tappo abbia ragione. D’altronde, in un torneo dove ogni dettaglio conta, anche la numerazione delle giornate può fare la differenza.


Perché le polemiche sono un bene?

Nonostante l’apparente tensione, le polemiche di Tappo hanno un risvolto positivo: sono il segnale che il torneo è vissuto con passione e coinvolgimento. La competizione accesa, unita alla voglia di migliorare, contribuisce a rendere ogni edizione unica e indimenticabile.

Come ha sottolineato lo stesso Tappo:
“Faccio polemica perché ci tengo. Il torneo è una tradizione e deve essere rispettato.”

E con questa dichiarazione, il campione ci ricorda che, dietro ogni protesta, c’è un amore autentico per il Torneo di Natale.


Il prossimo capitolo

Tra meme, mezzanotti e giornate “fuori sincrono”, il 273° Torneo di Natale continua a far parlare di sé. Riuscirà Tappo a superare le sue recriminazioni e a difendere il titolo? Oppure le polemiche finiranno per distrarlo nella fase cruciale del torneo?

Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi… e magari un po’ di pepe in più!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Tappo 1 Gennaio 2025 at 0:50 - Reply

    Non mi ricordo di aver detto la maggior parte di queste cose 🤣

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