Calcio e Motori: Squadre e Piloti a confronto

Calcio e Motori: Squadre e Piloti a confronto

di 10 Gennaio 2025

Serie A & F1 a metà stagione – Squadre e Piloti a confronto

Mentre i motori della Formula 1 continuano il proprio letargo (specialmente OrsoUomo, dato il suo nome) post-cenone di Natale, le squadre di Serie A sono nel vivo della battaglia. E allora, verrebbe da chiedersi… è davvero (im)possibile non tracciare un parallelo tra i due mondi? E se le squadre di Serie A fossero i piloti di F1? In questa versione epica e ironica del campionato, vediamo come la classifica calcistica si trasformerebbe in una griglia di partenza. Dal primo all’ultimo, numero per numero: chi sarebbe chi?

Abbiamo messo a confronto l’ordine di classifica di metà stagione di entrambe le competizioni (Gara 12, Gran Bretagna – Giornata 19, Girone d’Andata). I risultati ci hanno fatto sorridere, d’accordo con alcune (casuali) combinazioni, più critici verso altre. Una sola cosa è certa: “Io non o mai vicsto cuecsto Callo!” Campioni (e meno tali) a confronto, “su i motori”, parte la classifica!


1. Napoli – Max Verstappen (Red Bull)

Dominatore incontrastato. Come Verstappen, il Napoli sta davanti a tutti con una regolarità impressionante. Le sue “pole position” (14 vittorie su 19 gare) e il passo gara (differenza reti +18) lo rendono il bolide da battere. Ogni tanto inciampa (chi a metà stagione, chi all’inizio contro il Verona), ma il suo margine è ampio. Inoltre, Super Max ha spesso la stessa simpatia di Antonio Conte appena sveglio.


2. Atalanta – Lando Norris (McLaren)

Velocissimo, ma con qualche scivolone di troppo. Come Norris, l’Atalanta non ha ancora il passo per il titolo, ma è sempre pronta a sfruttare ogni errore degli altri. Le sue vittorie spettacolari la rendono il cuore pulsante del campionato e una realtà costante ormai da diversi anni a questa parte. Poi diciamocelo pure, anche all’Atalanta del Gasp piace arrivare spesso seconda e in questo sono… secondi (appunto) solo alla Fiorentina dell’ormai fu Vincenzo Italiano.


3. Inter – Charles Leclerc (Ferrari)

L’eterna promessa, il predestinato di inizio stagione. Come Leclerc, l’Inter sembra avere il pacchetto completo, ma manca ancora quel guizzo decisivo per il dominio totale, fra presunte “Marotta Leaguessss” e viaggi a Lourdes che sono spesso più necessità che semplice vezzo. Tuttavia, è sempre lì, Simo come “Cialsss”, a pochi punti dal leader, pronto, pronti, a dare battaglia. Il mercato frena Inzaghi, gli aggiornamenti Charles.


4. Lazio – Carlos Sainz (Ferrari)

Affidabile e consistente, ma ogni tanto sbaglia. Come Sainz, la Lazio è una squadra che può sorprendere con prestazioni solide, ma anche sparire dai radar nei momenti chiave. Occhio ai pit-stop sbagliati. Ma! Ma… Come Sainz è la seconda guida Ferrari, la squadra di Baroni è solo la seconda squadra della capitale.


5. Juventus – Oscar Piastri (McLaren)

La “seconda guida” della classifica. Come Piastri, la Juventus vive di rendita grazie a qualche momento sprint, ma fatica a mantenere il ritmo. Troppi pareggi sono il suo equivalente delle strategie sbagliate ai box o dei suicidi tattici per provare ad aiutare Norris. Ovviamente, in vano (auto).


6. Fiorentina – Sergio Perez (Red Bull)

Per la Viola è bene essere lì, per Sergio un male. In comune hanno il presidente Rocco Commisso, che assomiglia abbastanza a Perez Padre.


7. Bologna – George Russell (Mercedes)

Talento in crescita, ma ancora -in parte- acerbo, almeno per le zone più calde della classifica (i freni non tengono e si va fuori pista). Il Bologna, come Russell, è capace di grandi prestazioni, ma spesso si trova a lottare per posizioni minori. È la mina vagante del campionato. Colpa anche del cambio allenatore e di una vettura non sempre performante.


8. Milan – Lewis Hamilton (Mercedes)

L’esperienza c’è, il talento pure, ma gli anni d’oro sembrano lontani. O meglio: bisogna sudarseli ad ogni giornata! Come Hamilton, il Milan ha perso il suo smalto vincente, ma guai a sottovalutarlo: potrebbe ancora sorprendere (e sorprenderà), soprattutto Lewis, con una macchina all’altezza. Mentre anche i rossoneri cambiano guida tecnica, da Fonseca a Conceicao… Chissà in Rosso (senza nero)… Intanto, il diavolaccio ha già alzato una coppa al cielo nel giro di una settimana…


9. Udinese – Fernando Alonso (Aston Martin)

La prima delle squadre fuori classifica, che vive di emozioni alla giornata, pensando al passato glorioso e sperando nel futuro firmato Adrian (Newey). L’Udinese è quella squadra di nomi esotici che non possiamo non amare, mentre Fernando lo si ama per principio. Speriamo di paragonarlo presto a qualche top club. Nel frattempo, ci piace immaginare Fernando nei panni di Totò Di Natale.


10. Roma – Lance Stroll (Aston Martin)

Come la Roma, spende tanto e male, prende soldi ma non pesca risultati. Poi c’è la figura del papà, da un lato Laurence, dall’altro Big Friedkin (ovvero Dan). Boh. Speriamo che il saggio Ranieri e il saggio Adrian risollevino entrambe le compagini, perché la stagione è impietosa.


11. Torino – Nico Hulkenberg (Haas)

Grintoso ma non basta. Concreto ma poco sognatore. Forse, ci emozioniamo più noi che lui, ma a volte vengono fuori davvero delle belle prestazioni.


12. Empoli – Yuki Tsunoda (AlphaTauri)

Da una parte le bestemmie in radio, dall’altra quelle dei tifosi. Nient’altro da aggiungere, Yuki indicaci la strada.


13. Genoa – Daniel Ricciardo (Red Bull)

I bei tempi sono andati e, mentre Daniel verrà silurato, dall’altra parte cacciano malamente mister Gilardino. Il grande ritorno in F1 di Ricciardo era come quello in A di Balotelli (proprio al Grifone) ma… Vieria quel che Vieira…


14. Verona – Oliver Bearman (Ferrari)

Il Verona si concentra per poche partite (Zanetti ne vince una ogni dieci) e OrsoUomo gareggia per poche gare. I punti sono circa quelli.


15. Parma – Pierre Gasly (Alpine)

P…ierre, P…arma. Con Briatore anche lui è diventato variabile impazzita capace di sorprendere; proprio come Man e compagni, o un Del Prato che si improvvisa portiere.


16. Como – Kevin Magnussen (Haas)

L’età del vichingo e l’età di Cesc, che il Como lo allena. La follia, la “cazzutaggine”, la voglia di sognare. Un buon risultato di Kevin è ignorante come un goal di Belotti a qualche ex.


17. Cagliari – Alexander Albon (Williams)

C’è del materiale, ma si fatica a metterlo assieme.


18. Lecce – Esteban Ocon (Alpine)

Ocon è come il Lecce del Maestro Giampaolo, se ne parla sempre bene e con affetto, ma nessuno sa perché: a conti fatti, davvero poca cosa.


19. Venezia – Guanyu Zhou (Sauber)

La classe del Difra (che il Venezia lo allena) è come il talento spesso sottovalutato di Zhou, il primo fatica con una neopromossa, l’altro non si prende nemmeno troppo sul serio, ma alla fine ci prova. Rispetto al compagno di squadra è un fenomeno; Eusebio, rispetto agli altri allenatori da zona retrocessione, ha un Sassuolo europeo e una Semifinale di Champions con la Roma. Mica pizza e fichi…


20. Monza – Valtteri Bottas (Sauber)

Bottas a fine carriera è come il Monza senza Silvio, spento e privo di stimoli. Epilogo triste, fasti lontani.


NC. Sargeant (Williams)

Fuori classifica, anche qui, è il “decimo uomo” ricordato in World War Z, che al pc diventa… “Word War Z”. Le squadre sono finite, ma ci piace immaginarlo come il Cosenza, ultimo in B con 4 punti di penalizzazione (l’americano sconterebbe i danni causati, ma in F1 le penalità, si sa, vanno date solo a Vettel), come la Samp dell’ex Pirlo, o come… il mitico Latifi. Il canadese, almeno, aveva deciso un Mondiale. GOAT.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

2 Comments

  1. chiara 15 Gennaio 2025 at 14:28 - Reply

    i carinissimi regali di natale ogni anno non ti rendono esente dalle macumbe che sarò costretta a mandarti contro dopo aver affiancato “inter” a “charles leclerc” e “juventus” ad “oscar piastri”

    • Alessandro Tassinari 15 Gennaio 2025 at 15:08 - Reply

      Beh dai, considera che la mia povera Roma ho dovuto paragonarla a Stroll… Sempre per ordine di classifica 🤣🤣 Comunque vedrò di farmi perdonare in qualche modo 😂😂

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