L’Essenza della Poesia di Tolmino Baldassari: Il Dialetto come Espressione Universale

L’Essenza della Poesia di Tolmino Baldassari: Il Dialetto come Espressione Universale

di 18 Gennaio 2025

Un poeta radicato nella sua terra

Tolmino Baldassari è una delle voci più autentiche della poesia dialettale romagnola. La sua opera si distingue per l’uso del dialetto romagnolo, una lingua che, pur appartenendo a una specifica regione, assume nelle sue mani un valore universale. La poesia di Baldassari non è solo un omaggio alla sua terra e alla sua gente, ma un ponte tra passato e presente, tra memoria e realtà.


Il dialetto: un linguaggio denso di immagini

Baldassari padroneggia il romagnolo con straordinaria maestria, giocando con le parole e trasformandole in immagini vive e potenti. Come osservava Umberto Foschi, «egli scrive in romagnolo, ma riuscirebbe benissimo a scrivere anche in lingua perché la sua è una poesia veramente sentita». Questo significa che la sua scrittura non si esaurisce nella dimensione dialettale, ma potrebbe esprimersi con la stessa forza anche in italiano o in altre lingue, senza perdere la sua intensità emotiva.


La poesia come strumento di memoria

Le poesie di Baldassari spesso evocano il passato, riportando alla luce immagini e sensazioni che rischierebbero di essere dimenticate. La sua scrittura è un continuo dialogo con il tempo, un modo per trattenere momenti ed emozioni fugaci. L’autore non si limita a osservare la realtà, ma la trasforma, rendendola materia viva e vibrante.

La natura come ispirazione

Uno degli elementi più affascinanti della sua poetica è il rapporto con la natura. Baldassari non si limita a descriverla, ma la vive e la rende parte integrante della sua esperienza poetica. Un’immagine emblematica della sua opera è quella delle margherite, che non vengono sfogliate per gioco, ma attraversate come simbolo di vita e di resistenza al fluire del tempo.


Una voce senza confini

L’opera di Baldassari dimostra come il dialetto possa essere uno strumento espressivo potente e come la memoria, la natura e il tempo siano elementi essenziali nella sua poesia. La sua capacità di trasformare il quotidiano in poesia lo rende un autore unico nel panorama letterario italiano.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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