Neymar e l’Arabia Saudita: un viaggio lampo dal sogno al ritorno a casa

Neymar e l’Arabia Saudita: un viaggio lampo dal sogno al ritorno a casa

di 1 Febbraio 2025

Quando Neymar lasciò il Paris Saint-Germain nell’estate del 2023 per trasferirsi all’Al Hilal, l’operazione fu accolta con enorme clamore. 90 milioni di euro per il cartellino, un contratto faraonico da 160 milioni di euro a stagione per due anni: numeri da capogiro che sembravano inaugurare una nuova era per il campione brasiliano.

Eppure, a distanza di appena un anno e mezzo, l’esperienza saudita è già giunta al capolinea. Neymar è ufficialmente tornato al Santos, il club che lo lanciò nel grande calcio, accettando un incredibile taglio dello stipendio del 99%, con un contratto di “soli” 2 milioni di euro a stagione.


Un’esperienza sfortunata

Dal punto di vista sportivo, il bilancio di Neymar in Arabia Saudita è stato molto al di sotto delle aspettative. Complici gravi infortuni, tra cui la rottura del legamento crociato e del menisco, il brasiliano ha disputato appena 7 partite in totale. Numeri impietosi se rapportati agli investimenti fatti dal club e alle attese che circondavano il suo arrivo.


Il ritorno alle origini

Ora, con il suo rientro in Brasile, si chiude un capitolo particolare della sua carriera. Cosa ha significato realmente questa parentesi araba per Neymar? Un semplice contratto dorato? Un’opportunità sfumata? O un’occasione persa sia per lui che per il campionato saudita?

Di certo, il suo ritorno al Santos riaccende la passione dei tifosi brasiliani, pronti a riabbracciare un talento che, nonostante tutto, rimane uno dei più grandi della sua generazione. E chissà, magari proprio in patria Neymar riuscirà a ritrovare quella continuità che negli ultimi anni gli è sempre mancata.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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