Dybala Mask al Carnevale di Venezia: la Roma vince 0-1 contro i lagunari
Dybala Mask al Carnevale di Venezia: la Roma vince 0-1 contro i lagunari
Un Carnevale senza scherzi per i giallorossi
Quando manca sempre meno a Martedì Grasso, la possibilità di uno scherzetto di carnevale nei confronti dei giallorossi non era certo un’ipotesi così remota.
Mentre negli ultimi giorni il web è stato letteralmente invaso da meme su possibili goal dell’ex (noi ne avevamo già parlato più volte in tempi non sospetti), ecco che qualcuno esulta perché “nel Venezia non ci sono giocatori passati dalla Roma“. Ma ci sarebbe mister Di Francesco, e tanto basta (a noi) per rischiare.
Mister Di Francesco, un ex da non sottovalutare
Attenzione infatti a sottovalutare un allenatore che, dopo aver portato il (piccolo) Sassuolo in Europa, guida la Roma fino alla storica Semifinale di Champions League nella stagione 2017/18, chiudendo il campionato al terzo posto con una media di 2,03 punti a partita (di Juric, all’epoca, neanche l’ombra ovviamente).
Parliamo di un tecnico che ha ottenuto 48 vittorie in 87 match alla guida della “Maggica”, con cui ha anche conquistato lo storico scudetto di inizio anni 2000. Insomma, nel Venezia non ci sono ex giocatori (ancora in attività), ma c’è mister DiFra e tanto (quasi) basta.
Una trasferta vietata ai tifosi, ma non ai colori giallorossi
La trasferta veneta è stata vietata ai tifosi residenti nel Lazio, ma la Roma (al contrario della seconda squadra della Capitale) ha cuori ovunque e anche in laguna i nostri colori non smettono di battere.
Chi invece sbatte sul nostro muro difensivo sono i giocatori del Venezia, che in più occasioni si scontrano con la retroguardia guidata da Mancini & Co.. Lo stesso Mancio spinge su ogni fronte e, se da un lato i padroni di casa protestano per due presunti rigori (uno anche oggetto di check al VAR), dall’altra parte il nostro sostituto Capitano rischia anche il goal dell’1-0.
Un primo tempo combattuto sotto la pioggia
Goal che però, nel primo tempo, non si vede e si fa anzi desiderare. Non male questo Venezia, niente male affatto, e a tratti si ha persino la sensazione che Nicolussi Caviglia e compagni meritassero di più.
In generale è un primo tempo intenso e godibile, sotto una pioggia che influisce inevitabilmente sulle prestazioni. Che altro dire?
- Cristante nel frattempo non va d’accordo coi passaggi orizzontali e lo dimostra in diverse occasioni.
- Celik “sembra non far nulla” (per citare il telecronista DAZN) e in effetti non fa nulla, né nel bene né nel male. Nella buona e nella cattiva sorte.
Il rigore che decide il match
Alla fine, tra un fronte e un altro, Marcandalli affronta Angeliño in area, toccandolo duramente e causando il rigore che porta la Roma in vantaggio.
La rete è firmata Dybala, che regala una piccola gioia ai propri tifosi nella sfida che apre questa domenica di calcio. La Dybala Mask infiamma il Carnevale di Venezia, facendo sorridere però l’intera Roma.
I numeri del match
Così, nella suggestiva cornice “sul mare” dello stadio Pier Luigi Penzo, i numeri dicono che i padroni di casa hanno avuto la supremazia sul possesso palla (63% a 37%), mentre per quanto riguarda i tiri le due squadre si sono equivalse:
- Tiri totali: 12 a 13
- Tiri in porta: 3 a 5
- Tiri fuori: 2 a 2
- Tiri respinti: 7 a 6
Anche le occasioni da goal parlano di un match equilibrato (9 a 10), mentre i calci d’angolo sono stati 4 a 6.
La Roma ha avuto la meglio nei contrasti vinti (8 a 12) e ha commesso più falli (13 a 21). Il Venezia, forse un po’ troppo impreciso, ha perso 16 palloni, contro le 2 sole palle perse dalla Roma.
Tre punti fondamentali per classifica e morale
Alla fine gioiamo noi, gioisce la Roma, che trova la prima vittoria stagionale con la maglia bianca (nonché il secondo successo in trasferta di fila).
Bene anche l’approccio dei subentrati (chi più, chi meno), da Saelemaekers a Shomurodov (che ha toccato il campo per appena un paio di minuti).
Alla fine torniamo a casa con 3 punti fondamentali per classifica e morale: il modo migliore per approcciare il match con il Porto. Una vittoria alla volta, un passo alla volta, per ritornare a sognare notti europee come quelle vissute assieme a mister DiFra e per vedere un po’ più spesso tante “Dybala Mask” anche senza la scusa del carnevale.
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About the Author: Alessandro Tassinari
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