Dybala Mask al Carnevale di Venezia: la Roma vince 0-1 contro i lagunari

Dybala Mask al Carnevale di Venezia: la Roma vince 0-1 contro i lagunari

di 9 Febbraio 2025

Un Carnevale senza scherzi per i giallorossi

Quando manca sempre meno a Martedì Grasso, la possibilità di uno scherzetto di carnevale nei confronti dei giallorossi non era certo un’ipotesi così remota.

Mentre negli ultimi giorni il web è stato letteralmente invaso da meme su possibili goal dell’ex (noi ne avevamo già parlato più volte in tempi non sospetti), ecco che qualcuno esulta perché “nel Venezia non ci sono giocatori passati dalla Roma“. Ma ci sarebbe mister Di Francesco, e tanto basta (a noi) per rischiare.


Mister Di Francesco, un ex da non sottovalutare

Attenzione infatti a sottovalutare un allenatore che, dopo aver portato il (piccolo) Sassuolo in Europa, guida la Roma fino alla storica Semifinale di Champions League nella stagione 2017/18, chiudendo il campionato al terzo posto con una media di 2,03 punti a partita (di Juric, all’epoca, neanche l’ombra ovviamente).

Parliamo di un tecnico che ha ottenuto 48 vittorie in 87 match alla guida della “Maggica”, con cui ha anche conquistato lo storico scudetto di inizio anni 2000. Insomma, nel Venezia non ci sono ex giocatori (ancora in attività), ma c’è mister DiFra e tanto (quasi) basta.


Una trasferta vietata ai tifosi, ma non ai colori giallorossi

La trasferta veneta è stata vietata ai tifosi residenti nel Lazio, ma la Roma (al contrario della seconda squadra della Capitale) ha cuori ovunque e anche in laguna i nostri colori non smettono di battere.

Chi invece sbatte sul nostro muro difensivo sono i giocatori del Venezia, che in più occasioni si scontrano con la retroguardia guidata da Mancini & Co.. Lo stesso Mancio spinge su ogni fronte e, se da un lato i padroni di casa protestano per due presunti rigori (uno anche oggetto di check al VAR), dall’altra parte il nostro sostituto Capitano rischia anche il goal dell’1-0.


Un primo tempo combattuto sotto la pioggia

Goal che però, nel primo tempo, non si vede e si fa anzi desiderare. Non male questo Venezia, niente male affatto, e a tratti si ha persino la sensazione che Nicolussi Caviglia e compagni meritassero di più.

In generale è un primo tempo intenso e godibile, sotto una pioggia che influisce inevitabilmente sulle prestazioni. Che altro dire?

  • Cristante nel frattempo non va d’accordo coi passaggi orizzontali e lo dimostra in diverse occasioni.
  • Celik “sembra non far nulla” (per citare il telecronista DAZN) e in effetti non fa nulla, né nel bene né nel male. Nella buona e nella cattiva sorte.

Il rigore che decide il match

Alla fine, tra un fronte e un altro, Marcandalli affronta Angeliño in area, toccandolo duramente e causando il rigore che porta la Roma in vantaggio.

La rete è firmata Dybala, che regala una piccola gioia ai propri tifosi nella sfida che apre questa domenica di calcio. La Dybala Mask infiamma il Carnevale di Venezia, facendo sorridere però l’intera Roma.


I numeri del match

Così, nella suggestiva cornice “sul mare” dello stadio Pier Luigi Penzo, i numeri dicono che i padroni di casa hanno avuto la supremazia sul possesso palla (63% a 37%), mentre per quanto riguarda i tiri le due squadre si sono equivalse:

  • Tiri totali: 12 a 13
  • Tiri in porta: 3 a 5
  • Tiri fuori: 2 a 2
  • Tiri respinti: 7 a 6

Anche le occasioni da goal parlano di un match equilibrato (9 a 10), mentre i calci d’angolo sono stati 4 a 6.

La Roma ha avuto la meglio nei contrasti vinti (8 a 12) e ha commesso più falli (13 a 21). Il Venezia, forse un po’ troppo impreciso, ha perso 16 palloni, contro le 2 sole palle perse dalla Roma.


Tre punti fondamentali per classifica e morale

Alla fine gioiamo noi, gioisce la Roma, che trova la prima vittoria stagionale con la maglia bianca (nonché il secondo successo in trasferta di fila).

Bene anche l’approccio dei subentrati (chi più, chi meno), da Saelemaekers a Shomurodov (che ha toccato il campo per appena un paio di minuti).

Alla fine torniamo a casa con 3 punti fondamentali per classifica e morale: il modo migliore per approcciare il match con il Porto. Una vittoria alla volta, un passo alla volta, per ritornare a sognare notti europee come quelle vissute assieme a mister DiFra e per vedere un po’ più spesso tante “Dybala Mask” anche senza la scusa del carnevale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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