Le chat segrete di Fratelli d’Italia: la (non) stima per Salvini è servita

Le chat segrete di Fratelli d’Italia: la (non) stima per Salvini è servita

di 9 Febbraio 2025

Il grande amore tra Fratelli d’Italia e la Lega? Una favoletta buona per le telecamere, perché dietro le quinte la realtà è ben diversa. A rivelarlo sono alcune chat interne di FdI, piene di giudizi impietosi sul leader del Carroccio. Volendo essere clamorosi e vagamente ironici al tempo stesso, almeno su questa (non) stima, ci ritroviamo incredibilmente d’accordo con la Premier/il Premier/la Premieressa/la Premier@ Giorgia Meloni. Della serie: “pure un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno” (ma visto che parliamo comunque di Meloni, in questo caso, facciamo una volta sola, vah).


Salvini? Un problema da gestire

Se c’è una cosa chiara che emerge da questi messaggi privati è che Salvini viene considerato un peso più che un alleato. Tra battute e commenti al veleno, il ministro leghista viene descritto come un “poveretto”, un politico che “dovrebbe nascondersi”, incapace di dare una direzione chiara al suo partito. Come direbbe qualcuno, “tutto regolare fino a questo momento”.

Un esempio? Nel 2018, dopo una dichiarazione controversa su Hezbollah, in una delle chat spunta il soprannome “ministro bimbominkia”. Un altro scambio, più recente, ridicolizza le sue uscite sulle accise in Liguria, con un lapidario “non sa neanche di cosa parla”.


Il tramonto di un leader

Insomma, il Salvini che dominava la scena politica ai tempi del Papeete è solo un lontano ricordo. Oggi è l’ombra di sé stesso, un politico che vive di demagogia spiccia e che sembra aver perso la bussola. Non a caso, la sua Lega è in caduta libera nei sondaggi, mentre Meloni guida il governo e FdI lo tratta con sufficienza. Quando, tra l’altro, decide di considerarlo.


Scanzi e il “Cazzaro Verde”

Tutto questo non sorprende chi segue la politica da anni. Andrea Scanzi nel suo libro Il Cazzaro Verde aveva già smontato il fenomeno Salvini, descrivendolo come un personaggio più abile a spararle grosse sui social che a governare. Oggi, quegli avvertimenti sembrano profetici: persino gli alleati lo considerano un leader in declino.


FdI, la Lega e un’alleanza a orologeria

Queste chat dimostrano che il rapporto tra Meloni e Salvini è pura convenienza. Per ora si sopportano, ma la verità (a quanto pare) è che FdI non ha alcuna stima per il segretario della Lega. Quanto potrà reggere un’alleanza basata sulla diffidenza?

Una cosa è certa: Salvini conta sempre meno, e lo sanno tutti. Anche quelli che, davanti alle telecamere, fingono ancora di sostenerlo.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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