Quella volta che… Juventus 3-2 Roma: le follie dell’arbitro Rocchi

Quella volta che… Juventus 3-2 Roma: le follie dell’arbitro Rocchi

di 19 Febbraio 2025
Ci sono partite che vengono ricordate per la loro spettacolarità, per l’invenzione o la follia. Ci sono notti che entrano nella memoria collettiva dei tifosi, ma anche in quella popolare di un’intera nazione. Pensiamo alle famose “notti magiche” della nazionale, alle cavalcate europee di italianissime outsider, all’Udinese di Di Natale, alla Roma, nel bene e nel male, all’Inter del Triplete (fede nerazzurra o meno).

Accanto alla storia e alla bellezza, però, ci sono anche giorni che passano alla cronaca per motivi ben diversi, con errori, polemiche e veleni che minano la credibilità del calcio italiano e persino la buona fede dell’intera classe arbitrale. Non si parla forse di Byron Moreno, ma negli anni intrighi e sotterfugi, o presunti tali, sono stati all’ordine del giorno.

Un episodio fra tutti riporta la data del 5 ottobre 2014. A pensar male si fa peccato, ma alcuni fotogrammi lasciano davvero molto a cui pensare… I tifosi romanisti ricorderanno benissimo quel giorno, le gomitate, le sviolinate, i tre rossi e i tre rigori, i fuorigioco e… i Bonucci… il Bonucci. Dalle “Follie dell’imperatore” si passa rapidamente alle “Follie dell’arbitro Rocchi“. Prima di proseguire la lettura si badi che in questa sede non si vogliono alimentare obbligatoriamente teorie complottiste di qualche tipo, tuttavia… Juventus – Roma di quell’anno rimane assolutamente uno dei punti più bassi del calcio italiano…

Quella volta che… Juventus 3-2 Roma: le follie di Rocchi fra polemiche e veleni


La moviola di Juve-Roma: Rocchi, che disastro!

L’analisi degli episodi (chiamiamoli pure così) del big match di quella stagione ci porta a concentrarci su un arbitraggio che ha fatto davvero discutere. Rocchi, che oggi, fra l’altro, designa gli arbitri di Serie A ed è spesso presente (ha una sua trasmissione, praticamente) su DAZN, ha avuto un successo che a molti appare inspiegabile, vista la performance del 5 ottobre 2014. In quella serata, il fischietto toscano non ha brillato, anzi, ha commesso una serie di errori che hanno acceso feroci polemiche. E persino di più. Per quanto mi riguarda, ad esempio, quella partita ha segnato un “prima” e un “dopo” nel rapporto fra me il calcio. Certo, non era il primo “caso dubbio” (specie per la Roma), ma la vicenda fu talmente surreale da sconfortarmi e farmi perdere le staffe.

Gli episodi in questione sono molteplici, ma andiamo a fare chiarezza sugli errori più evidenti.
  • Il rigore per la Juventus su Maicon: Il primo episodio controverso arriva al 26’, quando Maicon tocca involontariamente il pallone con il braccio su una punizione battuta da Pirlo. Rocchi, dopo aver subito concesso il rigore, si lascia influenzare da un consiglio sbagliato (più Faverani che Damato), finendo per assegnare un penalty che non c’era. Il brasiliano non allarga il braccio ma lo porta a protezione del volto: nessun rigore. Come si leggeva anche sul Corriere e sulla Gazzetta dell’epoca.
  • Il fallo di Pjanic su Pogba: Arriviamo al famoso episodio al minuto 48’, quando Pjanic interviene su Pogba al limite dell’area. Le immagini mostrano un contatto leggerissimo, ma quello che preoccupa è che l’incidente si verifica al di fuori della zona di rigore. Rocchi, purtroppo, decide di assegnare un rigore che non c’era, alimentando le polemiche. Per onestà intellettuale, dobbiamo evidenziare anche che qualche dubbio di campo rimane anche sul rigore della Roma, ma a pensar male sembra la solita “strategia compensativa” degli arbitri “in barca”, consapevoli di non averne azzeccata mezza per tutto il match.
  • Il gol di Bonucci: Con il punteggio sul 2-2, la Juventus segna il gol della vittoria al minuto 80. Tuttavia, la posizione di Vidal al momento del tiro di Bonucci è chiaramente in fuorigioco, anche se l’arbitro decide di non intervenire. Un altro episodio che lascia dubbi sulla qualità del lavoro arbitrale di Rocchi.

Quella volta che… Juventus 3-2 Roma: le follie di Rocchi fra polemiche e veleni


La Roma eroica e il violino di Garcia

Quella di Roma fu una prestazione eroica. Nonostante gli errori arbitrali e le difficoltà, la squadra di Rudi Garcia dimostrò grande carattere, andando in vantaggio con un gol di Iturbe e rispondendo con forza alle decisioni discutibili di Rocchi. Totti, in particolare, rappresentò un simbolo di questa resistenza, mettendo in campo la sua classe e la sua leadership.

Il famoso “violino” di Garcia, però, divenne il simbolo della frustrazione giallorossa. Il tecnico francese, dopo il rigore concesso a favore della Juventus, mimò un gesto di sfida e di ironia, manifestando tutta la sua rabbia per l’operato dell’arbitro. Quel gesto, insieme alle successive polemiche, segnò un punto di non ritorno nella rivalità tra le due squadre.

L’arbitraggio, una macchia sul calcio italiano

L’arbitraggio di Rocchi, indubbiamente mediocre, divenne il vero protagonista della partita. Oltre ai rigori e alle espulsioni, si aggiungevano il gol di Bonucci, le tensioni in campo, e le decisioni da parte dell’arbitro che sembravano far propendere la bilancia sempre dalla parte della Juventus.

La moviola sarebbe durata  fino a Natale, ma non c’era bisogno di tanti replay per capire che il fischietto toscano aveva sbagliato. Per non pensare ad altro. Non solo i tifosi della Roma, ma l’intero mondo del calcio italiano cominciava a chiedersi come sia possibile che errori così gravi possano accadere in una partita tanto importante.

Le dichiarazioni post-partita

Le dichiarazioni di Rudi Garcia e Francesco Totti sono state decisamente forti. Garcia parlò di una situazione che non poteva essere ignorata, chiedendo l’introduzione della tecnologia per evitare simili episodi. Spolier: anche col Var, però, le cose non vanno molto meglio. Totti, dal canto suo, sottolineò che la partita era stata condizionata pesantemente dalle decisioni arbitrali. Sabatini, all’epoca direttore sportivo della Roma, fu ancora più diretto, accusando Rocchi di aver preso decisioni che, a suo avviso, non avevano senso. Il gol di Bonucci, pur essendo una prodezza balistica, venne giudicato erroneamente valido, alimentando ulteriormente la rabbia giallorossa.

A diversi anni di distanza

Gianluca Rocchi, intervistato nel programma Processo del Lunedì, ha parlato del suo operato durante Juventus-Roma, riconoscendo di aver gestito male alcuni momenti cruciali, in particolare il rigore concesso per il fallo di Maicon. Secondo il fischietto, la sua gestione dell’episodio è stata “anomala” e non equilibrata, alimentando tensioni sia tra i calciatori che nei suoi confronti. Ha ammesso che, dopo aver rivisto la partita, quella situazione è stata la parte più difficile da analizzare. Nonostante le polemiche seguite alla partita, ha dichiarato di assumersi le proprie responsabilità per le scelte fatte, pur sottolineando che l’atmosfera tesa in campo non fosse solo colpa sua. Rocchi ha anche spiegato che, sebbene non fosse contento di aver dovuto espellere l’allenatore della Roma Rudi Garcia per un gesto di protesta, ha ritenuto giusta la decisione, in quanto il comportamento non era regolamentare. A mente fredda, ha concluso che avrebbe potuto fare meglio, ma senza rimpianti, e ha aggiunto che la fortuna gioca un ruolo anche nel suo mestiere.

Conclusioni

Il 3-2 tra Juventus e Roma del 2014 rimarrà nella memoria collettiva come una delle partite più controverse e polemiche degli ultimi anni. L’arbitraggio di Rocchi, purtroppo, fu il vero protagonista, gettando ombre su una partita che avrebbe dovuto essere una celebrazione del calcio. Le polemiche non si sono mai placate, e gli episodi ancora oggi fanno discutere.
Alla fine, la Juventus portò a casa tre punti preziosi, ma non senza scatenare veleni che hanno lasciato il segno nel campionato e nella rivalità tra le due squadre. Ciò che stupisce di più chi scrive, specialmente dopo le recenti parole di Ranieri, assai critico verso l’arbitraggio europeo contro il Porto (leggete QUI), è l’atteggiamento di alcuni tifosi della Roma. Come già sottolineato altre volte, il silenzio non paga. La line americana ha silurato Mourinho per averci difeso dopo il furto dell’arbitro Taylor e ancora sembra che la strada intrapresa sia quella del servilismo societario. Per il bene della Roma, tuttavia, sarebbe bene alzare la voce una volta per tutte, per far sì che le “follie dell’imperatore Rocchi” non diventino un pericoloso “ordine del giorno” di qualunque partita giocata dai giallo-rossi, in campionato come in Europa.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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