Roma, gioia europea con Dybala e Ranieri: e luce fu

Roma, gioia europea con Dybala e Ranieri: e luce fu

di 22 Febbraio 2025

Roma e i romanisti

José: Ferguson o Guardiola?“. La risposta di Mourinho non lascia spazio a dubbi:

“Ranieri. Vincere la Premier col Leicester è qualcosa di unico. Vincere 4,5,6 trofei con il Manchester United o con il City in quelle generazioni è una grande cosa, ma quando lo vinci con il Leicester non ci sono ‘ma’. Per quanto mi riguarda, è stato il trofeo più incredibile che abbia potuto vivere”.

Ed è proprio Claudio Ranieri ad aver riportato la chiesa al centro del villaggio, a Roma. In una città che si accende per il calcio, oggi la sua luce si chiama Paulo Dybala, un faro per i tifosi, quasi uno “stato del Vaticano” nel cuore della squadra giallorossa. Ranieri ha saputo risollevare un ambiente depresso, restituendo fiducia e orgoglio a una squadra che, con lui, ha ritrovato il carattere perduto.


Dybala, la luce della Roma

Paulo è gioia, gioia è Dybala. Criticato dai perdigiorno, messo in discussione per i frequenti infortuni, ha saputo rispondere sempre sul campo. Prima Mourinho e ora Ranieri lo hanno detto chiaro: c’è una Roma con Dybala e una senza. E i numeri parlano per lui.

Se a Pellegrini si rimprovera un atteggiamento passivo e una tendenza a cadere troppo facilmente, Dybala è il leader nel tunnel, il fuoriclasse che ha giocato con i migliori e sa come si vince. Ha condiviso il campo con Cristiano Ronaldo, ha avuto il battesimo di Totti, e oggi è il simbolo di una Roma che sogna. Resiste. Combatte.


I prossimi incontri: un cammino da battaglia

Il percorso europeo della Roma si fa sempre più insidioso. L’Athletic Bilbao è tra le favorite, forte di una possibile finale in casa. Se la Roma dovesse superare gli ottavi, potrebbe poi ritrovarsi ai quarti contro Mourinho e vecchie conoscenze come Dzeko, e sappiamo bene quanto gli ex possano essere letali.

E poi c’è il fantasma del Manchester United, un incubo che torna ciclicamente, in semifinale. Superato anche questo ostacolo, la finale potrebbe persino riservare (perché no?) un derby dal sapore speciale, con i “cugini sbiaditi” pronti ad approfittare della parte più semplice del tabellone.

In realtà, chi scrive non è particolarmente appassionato da queste speculazioni da incroci futuri, ma sui social impazzano già i ragionamenti e, in ogni caso, ignorare anche queste ipotesi sarebbe certamente sbagliato.


Il cuore giallorosso

A prescindere da tutto, un dato di fatto rimane: Roma non è solo una squadra, è una fede. Lo sanno bene i tifosi, sempre pronti a spingere i loro beniamini oltre ogni limite. Con Ranieri, con Dybala, con un sogno che si rinnova ogni partita, la Roma continua a lottare. Perché il cuore giallorosso batte forte, più di ogni difficoltà, più di ogni avversario.

Con Mou abbiamo imparato a sognare, col suo addio (e con numerose scelte societarie scellerate) siamo caduti, ma con mister Ranieri siamo tornati a camminare. Adesso, un passo alla volta, dobbiamo imparare a tornare bambini, a stupirci di più, a crederci di nuovo. Perché la Roma è la Roma, a prescindere da tutto, persino da noi.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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