Che fine ha fatto Yanga-Mbiwa, l’eroe del derby?

Che fine ha fatto Yanga-Mbiwa, l’eroe del derby?

di 26 Febbraio 2025

Gli anni degli acquisti folli

C’è stato un tempo nelle strade di Roma, un tempo di sogni e amori, speranze e disillusioni; un tempo che, in parte, coincideva con “gli anni d’oro del grande Real” per citare Max Pezzali. Sono stati anni di acquisti casuali, mille nomi che si susseguivano: da Ibarbo a Spolli, passando per Doumbia e Uçan. Anni in cui, tutto sommato, eri felice con Walter Sabatini come direttore sportivo, con Daniele De Rossi eterno vice e, soprattutto, con il Capitano. Sì, proprio lui, Francesco Totti, Capitano con la C maiuscola, altro che imitazioni moderne.

La Roma aveva ancora un numero 10. Si lottava, a volte, per lo scudetto, si giocava la Champions League, si incassavano 7-0 pesanti, ma ci si divertiva lo stesso. Erano gli anni del gol di Florenzi al Barcellona e degli acquisti che facevano sognare, anche se a volte si rivelavano illusioni. Gli anni di Cole, Vainquer e Juan Manuel Iturbe.


Il destino scritto di Yanga-Mbiwa

E proprio con Iturbe, un altro di questi acquisti aveva in comune un improbabile destino. Parliamo di Mapou Yanga-Mbiwa, difensore che, senza saperlo, si sarebbe legato alla storia della Roma in un modo speciale. Arrivato senza troppe aspettative, si ritagliò un posto nella memoria dei tifosi grazie a un gol decisivo in un derby che valse molto più di tre punti.

La Roma vinse 2-1 contro la Lazio, conquistando il 2° posto e l’accesso diretto ai gironi di Champions League. Un derby sofferto, in cui i biancocelesti dominarono per oltre un’ora, ma nel finale accadde l’imprevedibile.

Dopo un primo tempo equilibrato, al 73’ proprio Iturbe portò in vantaggio i giallorossi su assist di Ibarbo. La Lazio reagì e trovò il pari all’81’ con un colpo di testa di Djordjevic. Ma all’85’, su una punizione battuta da Pjanić, ecco l’incornata vincente di Yanga-Mbiwa. La Roma festeggiò, la Lazio recriminò.



Dov’è oggi l’eroe del derby?

Oggi Yanga-Mbiwa si appresta a compiere 35 anni, il prossimo 15 maggio. Dopo quella stagione memorabile, la sua carriera ha preso una direzione diversa. Dal 2015 al 2020 ha giocato con il Lione, totalizzando 54 presenze e 2 gol con la prima squadra, oltre a 23 presenze con la formazione B.

Dopo quattro anni lontano dal calcio, il difensore franco-centrafricano ha deciso di tornare in campo, firmando con l’Istres, club che milita in National 3, la quinta divisione francese.


Il ritorno in campo

In un’intervista rilasciata a Footmercato, Yanga-Mbiwa ha spiegato il motivo della sua scelta:

“Dopo il Lione mi sono riposato e mi sono goduto la mia famiglia e i miei amici. Il progetto è interessante e volevo tornare in campo. Porterò la mia esperienza e la trasmetterò ai giovani.”

Un ritorno inaspettato, ma che conferma come il calcio possa sempre riservare nuove opportunità. Anche per chi, con un solo gol, si è guadagnato un posto nel cuore dei tifosi giallorossi.


Come sarebbe la Roma in versione fumetto?

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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