Totti e il richiamo della Serie A: il Capitano svela la squadra che lo voleva a gennaio

Totti e il richiamo della Serie A: il Capitano svela la squadra che lo voleva a gennaio

di 4 Marzo 2025

Da “ritiro” a “ritorno” non cambia nemmeno tanto il suono delle parole. O forse sì. Francesco Totti, il Capitano eterno, continua a far parlare di sé anche a distanza di anni dal suo ritiro. Nonostante abbia appeso gli scarpini al chiodo, il richiamo del calcio giocato sembra non volerlo abbandonare del tutto. E a gennaio, proprio nel bel mezzo del mercato invernale, qualcuno avrebbe provato a convincerlo a tornare in campo.

A rivelarlo è stato lo stesso Totti, che con il suo solito carisma ha lasciato intendere che la squadra in questione fosse proprio il Genoa. «A gennaio davvero mi ha cercato una squadra in Serie A, non scherzo. Stavo bene, ma non volevo cambiare città. Quale era la squadra? Dico solo che avrei dovuto vivere vicino a Cassano (che risiede a Genova, ndr)», ha raccontato il Pupone in un’intervista rilasciata a Viva el Futbol.


Un amore che va oltre il tempo: solo Roma nel cuore

Nonostante il fascino di un ritorno in campo, Totti è rimasto fedele alla sua Roma, come sempre. Nessun’altra maglia avrebbe avuto senso. «Non ho mai pensato di giocare con un’altra squadra, non avrebbe avuto senso. Solo io e Maldini abbiamo giocato 25 anni con la stessa squadra. Ma voi pensate che Messi, in 25 anni alla Roma con Frau, Cesar Gomez e Pivotto, avrebbe vinto tutti quei Palloni d’oro?» ha aggiunto con la sua tipica ironia.

Un legame indissolubile, quello tra Totti e la Magica, che potrebbe portarlo a un ritorno in società. Dopo l’addio sotto la presidenza Pallotta, l’ex numero 10 non esclude di poter ricoprire un ruolo dirigenziale, ma con un progetto serio e ben definito.


Un futuro da dirigente? Totti lascia la porta aperta

«Io non faccio il procuratore, non ho neanche il patentino. Cerco di trovare qualche giovane forte e di farlo crescere nel migliore dei modi. Tornare alla Roma? Adesso penso a divertirmi, poi se un giorno dovesse venire qualcuno a cercarmi, valuterò. Se valuterei altre squadre o qualche nazionale? Altre squadre avrei difficoltà, per me c’è solo la Roma».

E sul ruolo che potrebbe ricoprire, il Capitano ha le idee chiare: «Un ruolo alla Maldini? Vorrei decidere con gli altri, non da solo. Un ruolo importante, perché per conoscenza del calcio potrei dare un contributo, essere utile. Fortunatamente i calciatori li conosco, so quali scegliere. L’importante è sapere il budget. Devi essere bravo».


Un legame eterno

Parole che lasciano trasparire un legame che non si spezzerà mai. Totti è e sarà per sempre la Roma, con il cuore giallorosso che batte più forte che mai. Un campione dentro e fuori dal campo, che con la sua passione e la sua conoscenza potrebbe scrivere un nuovo capitolo nella storia del club che ha amato e che lo ha reso leggenda.

Certo, l’idea di rivederlo in campo è una suggestione che ci affascina e ci fa sognare al tempo stesso ma, per quanto al cuor non si comandi e per quanto la verità faccia male, probabilmente, una storia d’amore tanto grande è giusto che non venga intaccata da qualche passerella finale.

Per quanto l’addio di Francesco sia stata la più grande porcata di Spalletti e della vecchia dirigenza americana. Per quanto, ancora oggi, faccia male.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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