E se l’attesa del piacere fosse essa stessa il piacere? Una volta si diceva così e, certamente, anche quest’ultimo appuntamento giapponese non ha brillato in quanto emozione e colpi di scena.

Gara noiosa, ben lontana dai fasti antichi e dalle leggende che il circuito rievoca, un weekend fiacco in cui le solo le qualifiche salvano le mie recensioni. Ma no, dai, io trovo sempre qualcosa (di ignorante) da dire. E allora cominciamo subito con le valutazioni di questo appuntamento di Suzuka…

Max Verstappen:

– Una categoria a parte. “Pura classe” il team radio che riassume perfettamente il talento e la grinta di Mad Max in qualifica come in gara. Non serve altro. Voto 10.

Speciale Qualifiche:

-Sky che in studio profetizza scenari apocalittici del tipo “non vorrei che Tsunoda finisse persino davanti a Max nel Q3“. Voto 2

-“Nella terra di senna abbiamo rivisto senna“. Non so se sia esagerato (forse), ma l’immagine è bella, magari accompagnata da qualche “diavoleria artificiale” in stile studio Ghibli. Voto 8.

-Lawson davanti a Tsunoda in qualifica, dopo essere stato criticato malamente, dopo essere stato bullizzato da Marko, dopo essere stato retrocesso in favore del giapponese. Qualifica da voto WOW CALLO.

-“Nel 2015, anzi 2025“: Robby Chinchero che viaggia indietro nel tempo di 10 anni. Ok che Max è stato velocissimo, ma anche no. Voto 10 (come gli anni persi).

-“Lotterà duro” così la traduzione nelle interviste a Norris post qualifiche. Ma attenzione che qualcuno potrebbe capire diversamente… E così da “lotterà duro” a “lo terrà duro” è un attimo. Voto 9 (cm).

La Gara:

-Piastri e im…piastri. La solita McLaren con le solite Papaya Rules, senza emozioni, senza azzardi, senza nulla. Lasciar provare Piastri per vedere se attaccava davvero Max? “No? Ah non posso?” (Cit). Voto 2.

-I primi 10 che rimangono esattamente nelle loro posizioni dopo il via. Noia, monotonia, non un guizzo o un po’ di fantasia. Voto zero.

-Norris e Verstappen che raccontano due versioni completamente diverse dello stesso momento. Multiverso motoristico. Voto 1, oppure 4, oppure 10. Dipende dall’universo.

-“C’è tensione però Carlo” assicura Chinchero dopo che il Vanz evidenzia le posizioni sostanzialmente invariate per tutti dall’inizio alla fine (salvo Lewis). Tutti però stavano ad almeno 3 secondi fra loro e io, eccetto i primi tre, tutta sta tensione non l’ho vista. Voto? 3.

-Il destino che pone sempre uno contro l’altro Alonso e Gasly, per sfide che contano poco (spesso), ma con gloria da samurai. Voto 4.

-“Hamilton farà bruciare il monitor dei tempi” hai voglia. Ha proprio preso fuoco. Precisione nella previsione da voto 0.

-Io che mi sforzo di trovare argomenti di cui parlare in una gara senza stimoli e senza colpi di scena di alcun tipo. Voto 10 a me stesso. Non per il risultato (talvolta opinabile), ma per l’impegno.

-Stroll unico doppiato del Gran Premio. Poesia. Voto 20, come la sua posizione finale.

-Antonelli, lasciando stare i vari record che il Vanz deve trovare a tutti i costi pur di parlare di lui in qualche modo (sperando non si bruci e non si scotti). Gara di livello, voto 8.

-Hadjard, Orso Uomo e Albon, silenziosi ma efficaci. Voto 8 a tutti.

-I Ciliegi in fiore, il Giappone, la cultura, i manga, gli anime, i samurai, la patria di Tsunoda (vabbè questo forse no). Voto 10.

-Livrea Red Bull: 10 per il fatto che finalmente cambiano la solita roba vista e rivista. 2 per averla fatta praticamente uguale alla Racing Bulls. E poi Lawson si confonde perché non capisce più quale macchina sta guidando. Voto 6 (facendo la media).

–Scena Post Credit: Sainz multato di 20.000 euro dalla FIA per aver tardato alla cerimonia. Motivo? Doveva andare in bagno. Voto 10 al momento più alto del weekend, Voto ZERO enorme (di nuovo) alla solita FIA…