F1 – RecensiOne Ignorante GP Bahrain 2025: Quando Piastri fa Piastri e la Ferrari… fa la Ferrari

F1 – RecensiOne Ignorante GP Bahrain 2025: Quando Piastri fa Piastri e la Ferrari… fa la Ferrari

di 14 Aprile 2025

Per cominciare

Nel deserto di Sakhir, sotto i riflettori e tra le dune dell’imprevedibilità ferrarista, la Formula 1 torna a bussare con una gara che, sorpresa delle sorprese, non è stata affatto male. Non siamo ancora ai livelli delle sfide epiche anni 2000 con gomme fumanti e radio impazzite, ma dopo una sequela di gare in cui l’unico brivido era capire se il buon Genè stesse dicendo callo o carlo, questo Bahrain ci ha dato dentro.

Oscar Piastri, con la calma di chi fa tutto bene e non lo dice in giro per sfruttare la propria faccia da poker, ha dominato il GP manco se fosse il padrone di casa. E lo ha fatto davanti a un Russell che attiva il DRS per sbaglio (la classica ditata sul touch che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita). Dietro, Norris si prende il podio e tiene la leadership nel Mondiale. Mentre la Ferrari, ahimè, gioca ancora a Strategia o Verità, scegliendo sempre la prima ma senza fantasia. Il bicchiere è mezzo pieno, sì, ma ancora mezzo (o più) rosso annacquato. Chi si aspettava grosse rivoluzioni per i vari pacchetti di aggiornamenti, sarà rimasto certamente deluso.


F1 – RecensiOne Ignorante GP Bahrain 2025: Quando Piastri fa Piastri e la Ferrari... fa la Ferrari


I Voti del Weekend

Prove Libere e Qualifiche:

  • Il volante di Alonso che si stacca e rimane in mano allo spagnolo nelle prove libere. Roba da brividi… Che robe, che macchina… E non vogliamo nemmeno dire cosa ci ricorda, tanto è brutta l’immagine…
    Voto: zero

  • La McLaren che dà 1 secondo a tutti già nelle prove libere. Si preannuncia “Formula Noia”? Anche se Alonso ci dirà che non ci sono solo i sorpassi in questo sport e dobbiamo apprezzarlo comunque. E se lo dice lui che (con questa vettura) i sorpassi, al massimo, li subisce senza forza di ribattere, ci fidiamo.
    Voto: 2

  • Vanzini “con l’azione vera” o “colazione vera”? Vabbè che questa volta siamo in orario serale, almeno per l’Italia, ma è sempre opportuno scandire meglio le parole.
    Voto: 7,5

  • Gli inglesismi di Genè, che in mezzo a tanti “callo” (che possono voler dire sia Carlo, che caldo, che canto, che daje Roma), butta lì una serie di tecnicismi più o meno inventati. E tutto sembra improvvisamente più professionale.
    Voto: 9

  • Il tempo, il “padre tempo” che a pochi secondi dalla fine del Q1 ci regala una classifica provvisoria con Mad Max e Yuki in sella Red Bull rispettivamente in penultima e addirittura ultima posizione (senza tempi, ma fa impressione).
    Voto: metaverso

  • “Liam Lawson sceso dalla Red Bull”. Forse Vanzini è rimasto indietro di un paio di GP.
    Voto: 2 (GP di ritardo)

  • “Neanche dovesse andare in bagno”: una frase che potrebbe essere uscita da un film di Carlo Verdone e invece è di Carlo Vanzini.
    Voto: 10


Gara:

  • Il sorpasso di Kimi su Albon e quello di Verstappen. Bella roba, applausi meritati.
    Voto: 9

  • Hamilton che… Passano gli anni, cambiano le scuderie, si evolvono le classifiche, ma lui (in testa o a centro gruppo) si ritrova sempre a lottare contro Max.
    Voto: Balorda nostalgia

  • Verstappen che si trova all’ultimo posto dopo un pit stop di 6 secondi e passa.
    Voto: Mai visto questo

  • “Dov’è Russell?” Vanzini sorpreso dall’errore del monitor dei tempi, che fa sparire George, malgrado fosse saldamente secondo.
    Voto: 9 alla follia. E alla poesia.

  • Vanzini che non vede sorpassi e cambi di gomme, ma becca il DRS della Mercedes che si apre per una frazione di secondo impossibile.
    Voto: occhi di falco

  • La difesa di Leclerc, il sorpasso finale di Norris, la gara di Orso Uomo e Gasly.
    Voto: 8

  • Strategie Ferrari, come sempre, della serie “non fatelo a casa”. Ma Leclerc non lo sa e si difende comunque come un drago. Ma azzardi zero, Fantasia zero, giocate da campioni zero.
    Voto: zero

  • Sainz vs Hamilton: il passato che torna a bussare alla porta Ferrari.
    Menzione d’onore: all’ironia

  • Norris e penalità da rifare? Così si dice, poi non se ne parla più. Penalità nella penalità. Penalità fantasma.
    Voto: (non si vede, è fantasma)

  • Kimi che sorpassa Verstappen “nello Snake del Bahrain”.
    Voto: WOW CALLO

  • La Safety Car che entra per non si sa bene quale motivo, stravolge i piani non si sa bene perché e non si capisce più nulla di nulla (in una gara già strana, in cui le posizioni effettive erano spesso incomprensibili per i vari pit).
    Voto: ditemelo voi

  • Montezemolo che sventola la bandiera a scacchi. In Bahrain. Va bene così.
    Voto: 30

  • Piastri. No, non ci siamo dimenticati di te. Gara perfetta in un weekend perfetto, con una guida millimetrica e senza sbavature. I fuochi d’artificio sono tutti meritati, anche se non ti inquadrano mai. Perché meno ti inquadrano e più sei stra-vincente.
    Voto: 30 e Lode. E Massa Carrara del trisavolo saluta il Vanz e l’Australia tutta.


“E allora?”

Quindi sì, è stata una gara vera (o “verina”, o quasi tale), con qualche sorpasso, una direzione gara che non ha fatto troppi danni (ah no? Visti i precedenti…), e persino una classifica che sembra una roba fresca fresca da simulatore. Piastri ha vinto con classe, Russell ha evitato la penalità come uno studente che giura di aver chiuso il libro giusto ieri sera, Norris si è preso ciò che è suo, e Verstappen? In mezzo al gruppo, spaesato come chi entra al supermercato e si dimentica perché è lì.

E la Ferrari? Ah, la Ferrari… fa la Ferrari. Ma almeno Leclerc e Hamilton ci provano. Con l’onore, la grinta, ma non con la strategia. Quella rimane nascosta da qualche parte tra Maranello e Marte.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

2 Comments

  1. Fabio 14 Aprile 2025 at 5:43 - Reply

    Anche in questo caso la recensione ignorante è meglio della gara…. aggiungerei un voto al meccanico che urta con la ventola la scocca dell’auto di Norris durante i 5 secondi di penalità che rischia ulteriori 5 secondi di penalità…. e metterei ancor più in evidenza quanto la inutile safety car abbia reso ancora più inutile la strategia Ferrari!! Per il resto ottime le valutazioni….. Dal volante di Alonso ai sorpassi di Antonelli è poesia…

  2. Tappo 16 Aprile 2025 at 17:30 - Reply

    Carlo, Massa Carrara ti saluta 🤣

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