25 Aprile: Smontare i Miti del Fascismo per Celebrare la Libertà
25 Aprile: Smontare i Miti del Fascismo per Celebrare la Libertà
“Quando c’era lui…”: una frase da riconsiderare
Quante volte abbiamo sentito la frase “Quando c’era lui…” pronunciata con nostalgia o come battuta? Spesso è seguita da affermazioni che attribuiscono al regime fascista meriti come l’efficienza dei treni, le bonifiche o l’introduzione delle pensioni. Tuttavia, molte di queste convinzioni sono basate su miti piuttosto che su fatti storici.
Le pensioni: un’istituzione pre-fascista
Contrariamente a quanto si crede, ad esempio, le pensioni non sono un’invenzione del regime fascista. La Cassa Nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai fu istituita nel 1898, quando Benito Mussolini aveva solo 15 anni. La pensione di anzianità fu introdotta nel 1965, vent’anni dopo la sua morte, e la pensione sociale nel 1969.
Le bonifiche: promesse non mantenute
Il regime fascista promise di bonificare 8 milioni di ettari di terra, ma durante il Ventennio fu completato appena il 6% delle bonifiche, e molti di questi lavori erano già stati programmati in precedenza.
Sovranità nazionale: una realtà compromessa
Durante il periodo fascista, l’Italia perse la sua sovranità. La creazione della Repubblica Sociale Italiana rappresentò uno Stato fantoccio sotto il controllo della Germania nazista, utilizzato per depredare le ricchezze italiane e deportare la manodopera.
Treni in orario e censura
L’idea che i treni fossero sempre puntuali durante il regime è un mito. I ritardi esistevano, ma la censura impediva di parlarne. Con l’approvazione del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza del 1931, venne introdotto il reato di “offesa al prestigio dello Stato o dell’autorità”, rendendo punibili tutte le notizie ritenute disfattiste.
Il ruolo delle donne: angeli del focolare
Il regime fascista relegò le donne al ruolo di “angeli del focolare”, escludendole dal lavoro, dalla scuola e dai diritti civili. La loro partecipazione alla vita pubblica e professionale fu fortemente limitata.
Il 25 Aprile: un giorno per ricordare e riflettere
Il 25 Aprile non è solo una data da commemorare, ma un’occasione per smontare le menzogne e i miti del fascismo. È un momento per ricordare cosa significava vivere sotto un regime autoritario e per riaffermare l’importanza della libertà di parola, di voto, di stampa e di associazione. Come sottolinea lo storico Francesco Filippi nel suo libro “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”, è fondamentale contrastare il pericoloso rigurgito nostalgico che ancora oggi trova spazio nel dibattito pubblico.
Anche la pagina social “Abolizione del suffragio universale” contribuisce a smascherare le falsità storiche, utilizzando l’ironia per evidenziare le contraddizioni e le assurdità di certe affermazioni nostalgiche.
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