Gigante

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di 31 Gennaio 2024

GIGANTE

Fabio incanta la “Eagle Arena”

Che gli Eagles arrivassero impreparati al match non era certo un segreto; sono ormai giorni, infatti, che Christian dichiara di essere pronto per una stagione da metà classifica, mentre spera in qualche rinforzo in ogni reparto ed osserva il jolly Bajrami approdare in una Fiorentina che è sempre più Eagles e, proprio per questo, meno utile alla causa Chri se la Viola stecca. Col trasferimento di Afena-Gyan alla Cremonese, è ormai certo che Tasso cederà l’attaccante al padre, ma non basterà certo l’innesto del giocatore per revitalizzare un reparto offensivo che sperava (anche) nelle reti di un Caputo fin qui anonimo. Dall’altra parte, invece, la Tartaruga si affacciava all’incontro vogliosa di riscatto dopo due sfortunatissimi tiri a vuoto (incolpevoli e sfortunati, come dimostrato in precedenza dal punteggio complessivo di una squadra molto ben attrezzata). A rompere il ghiaccio ci pensano subito i due pupilli di Fabio, Beto (un uomo con 7,33 di fantamedia generale e ben 8 pieno in trasferta, guarda caso) e Udogie (su cui il mister ha puntato tantissimo già dallo scorso anno e che ora ripaga pienamente la fiducia con una fantamedia da 7,75 che in trasferta si alza fino a 9,50). La partita nel complesso sembra davvero un tiro al piattello e, oltre alla porta inviolata di Meret, arrivano bonus derivanti dalle reti di Lautaro, Vlahovic e Frattesi, mentre il +3 di Locatelli viene annullato proprio per fallo di mano dell’attaccante bianconero citato in precedenza. Fa strano pensare che sarebbe potuta finire anche peggio per gli Eagles, ma Fabio mantiene le sue (non tanto) care abitudini e si deve arrendere all’ennesima prestazione deludente di alcuni (per fortuna, pochi) singoli. Colley, ad esempio, porta a casa un non proprio delizioso 4,5 (così come Kostic, che abbassa il suo 5 con un giallo). Sono solo dettagli, certo, la Tartaruga ha giocato un grandissimo match; con l’arrivo di una Champions conquistata con le unghie e con i denti, però, questa squadra deve limare ogni centimetro di campo per uscirne al meglio.

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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