Proteggere gli Animali dai Botti di Capodanno: Un imperativo per Tutti

Proteggere gli Animali dai Botti di Capodanno: Un imperativo per Tutti

di 30 Novembre 2024

Con l’avvicinarsi del Capodanno, si rinnova l’appello a ridurre l’uso dei botti e dei fuochi d’artificio, una tradizione che, per quanto “spettacolare”, porta con sé gravi conseguenze per animali domestici e selvatici, persone e ambiente. Mentre molte città adottano ordinanze per limitare i danni, la sensibilizzazione resta fondamentale per un cambiamento culturale profondo.

 

L’impatto devastante sui nostri amici animali

Ogni anno, il fragore dei botti causa un’ondata di paura e stress tra gli animali. Per quelli domestici, come cani e gatti, le conseguenze possono includere fughe, ferimenti e persino la morte per spavento. Ancora più drammatica è la situazione per gli animali selvatici: si stima che solo in Italia circa 5.000 animali muoiano a Capodanno, con l’80% costituito da specie selvatiche.

Gli uccelli sono le principali vittime: spaventati dagli scoppi, lasciano i loro dormitori in preda al panico e finiscono per schiantarsi contro ostacoli o morire di stenti in aree sconosciute. Episodi come la strage di storni a Roma nel 2020 ne sono una tragica testimonianza.

Gli animali percepiscono i botti come minacce mortali, una sorta di “apocalisse” che li spinge a reazioni istintive di fuga e dispendio energetico, spesso con conseguenze fatali. Come spiega il WWF, lo stress li porta a consumare risorse vitali in una stagione in cui il cibo è scarso, lasciandoli esposti al freddo e alla fame.

 

Gli effetti ambientali e sulla salute umana

I botti non colpiscono solo gli animali. Le esplosioni rilasciano polveri sottili, metalli pesanti e sostanze tossiche nell’aria, peggiorando drasticamente la qualità dell’ambiente. Inoltre, i residui di plastica e materiali pirotecnici contaminano i suoli e le acque, entrando nella catena alimentare.

 

Come proteggere gli animali: consigli pratici

Per proteggere i nostri amici a quattro zampe e la fauna selvatica, possiamo seguire alcune semplici precauzioni:

1. Per quelli domestici:

-Teneteli al sicuro in casa: Evitate giardini, balconi o spazi aperti. Chiudete finestre e persiane per attutire rumori e luci.

-Non lasciateli soli: Restate con loro, mantenendo un atteggiamento sereno e offrendogli conforto.

-Usate musica o TV: Il rumore di fondo può mascherare gli scoppi esterni.

-Preparate un rifugio sicuro: Lasciate che si nascondano dove preferiscono.

-Consultate un veterinario: Per animali particolarmente ansiosi, valutate terapie di supporto.

2. Per quelli selvatici:

-Offrite aiuto post-evento: Mettete acqua e cibo (semi per gli uccelli, crocchette per i piccoli mammiferi) in zone sicure per favorire il recupero.

-Soccorsi rapidi: In caso di feriti, contattate subito il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della vostra zona.

 

La necessità di un cambiamento culturale

Nonostante i divieti comunali, spesso impugnati o ignorati, è evidente che serva una normativa nazionale più rigorosa per regolamentare l’uso di petardi e fuochi d’artificio. Tuttavia, nessuna legge sarà efficace senza un cambiamento culturale che riduca il fascino di questa tradizione pericolosa.

Promuovere consapevolezza sui danni causati dai botti – a persone, animali e ambiente – è il primo passo per creare un futuro in cui il Capodanno possa essere celebrato senza sofferenze inutili.

Scegliamo di festeggiare in modo responsabile: ogni piccolo gesto può fare una grande differenza. In attesa che la politica batta un colpo.

 

 

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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