Una settimana da Diavolo per il Diavolo: Torino 2-1 Milan

Una settimana da Diavolo per il Diavolo: Torino 2-1 Milan

di 22 Febbraio 2025

A pochi giorni dal traumatico pareggio per 1-1 contro il Feyenoord, che ha sancito l’eliminazione del Milan dalla Champions League, i rossoneri incassano un’altra delusione. Stavolta, è il Torino ad infliggere un colpo durissimo, con una vittoria per 2-1 che certifica un momento nero per la squadra di Conceição .


Quando le cose vanno male…

Quando le cose vanno male, beh, vanno male! E infatti succede di tutto in questa partita, tra rigori sbagliati ed eurogol. L’inizio è clamoroso, con un autogol incredibile di Thiaw: il difensore rossonero viene colpito in pieno dal rinvio di Maignan, spedendo il pallone direttamente nella propria porta. Un episodio da incubo per il Milan, che si ritrova sotto dopo appena cinque minuti.

Nella stessa giornata in cui Lucca ha rubato un rigore a Thauvin, ecco che finalmente Pulisic ottiene la sua occasione dagli undici metri. Un evento tutt’altro che scontato, considerando il celebre caso del match contro la Fiorentina, quando Theo Hernandez e Abraham litigarono per battere un rigore, sbagliando entrambi. Ma davanti all’americano c’è un vero specialista: Milinkovic-Savic, noto per le sue parate dagli undici metri. Il portiere granata conferma la sua fama, neutralizzando il penalty al 32′ minuto.

Si va al riposo sul 1-0 per il Torino.


Un Milan a intermittenza

Il secondo tempo vede un Milan più determinato, anche se la squadra sembra accendersi solo a tratti. A mostrare carattere è sicuramente Pavlovic, mentre è Reijnders a trovare il gol del pareggio al 74’, con una conclusione precisa che regala ai rossoneri un’illusione di rinascita.

Ma la gioia dura poco. Sanabria batte velocemente una punizione, servendo Gineitis, che con un tiro spettacolare trova il 2-1 definitivo al 76’. Un’altra disattenzione fatale per il Milan, che conferma le difficoltà nell’attenzione difensiva e nell’approccio mentale.


I numeri del match

Il Milan ha dominato nel possesso palla (65%), ma senza concretizzare la superiorità territoriale. I rossoneri hanno effettuato 11 tiri fuori e 8 in porta, ma si sono trovati di fronte un Milinkovic-Savic in grande forma, autore di 7 parate. Il Torino, invece, è stato più cinico: 3 tiri in porta e 2 gol segnati.

  • Tiri in porta: 3 Torino – 8 Milan
  • Tiri fuori: 4 Torino – 11 Milan
  • Punizioni: 4 Torino – 11 Milan
  • Calci d’angolo: 4 Torino – 11 Milan
  • Parate: 7 Torino – 2 Milan

Sfortuna e calcio: quanto conta davvero?

Nel calcio, la sfortuna è spesso un alibi facile, ma anche una componente che può effettivamente influenzare una stagione. Ci sono momenti in cui una squadra gioca bene, crea occasioni, domina il possesso, ma alla fine esce sconfitta per episodi inspiegabili: un rimpallo beffardo, un palo interno che esce, un autogol rocambolesco.

Il Milan di Sérgio Conceição sembra vittima di un periodo in cui tutto gira storto. Un mix di errori individuali, errori societari e momenti di pura casualità hanno portato a risultati deludenti. Ma quanto incide realmente la sfortuna?

Se è vero che episodi come l’autogol di Thiaw contro il Torino o il rigore sbagliato da Pulisic possono sembrare eventi casuali, è altrettanto vero che una grande squadra deve saper reagire. La mentalità vincente si costruisce anche superando le difficoltà, senza nascondersi dietro il destino.

L’allenatore portoghese dovrà quindi lavorare non solo sulla tattica, ma anche sulla testa dei suoi giocatori, affinché il Milan smetta di sentirsi perseguitato dalla sfortuna e torni a determinare il proprio destino in campo.


Un Milan in crisi

Il Milan esce da questa sfida con tante domande e poche risposte. La squadra di Conceição fatica a trovare continuità e i blackout difensivi sono sempre più frequenti. Eliminato dalla Champions League e con una corsa Scudetto compromessa sin dall’inizio di campionato, il Diavolo dovrà ritrovare fiducia e identità per evitare che questa stagione si trasformi in un fallimento totale.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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