Venditti, la musica, la Roma: una storia d’amore tra successi sportivi e artistici indimenticabili

Venditti, la musica, la Roma: una storia d’amore tra successi sportivi e artistici indimenticabili

di 12 Marzo 2025

Musica e calcio: un legame eterno tra inni, cori e canzoni indimenticabili

La musica e il calcio sono due passioni che spesso si intrecciano, creando un connubio unico che esalta il senso di appartenenza e l’emozione dei tifosi. Dagli inni ufficiali delle squadre ai cori che diventano vere e proprie hit, fino ai riferimenti calcistici nei brani di grandi artisti, la storia della musica è piena di omaggi al mondo del pallone.


Venditti e il cuore giallorosso: inni e canzoni che hanno fatto la storia

Se si parla di musica e calcio, è impossibile non citare Antonello Venditti e il suo legame con la Roma. La sua “Grazie Roma” è un vero e proprio inno scritto appositamente per i tifosi giallorossi, un brano che viene cantato allo stadio per celebrare le vittorie più importanti della squadra capitolina.

Ma non solo: Venditti, come tutti sanno, ha firmato anche l’attuale inno ufficiale della Roma, “Roma Roma Roma”, un brano che incarna l’essenza della passione romanista e viene eseguito prima di ogni partita casalinga. I tifosi lo sanno a memoria, lo intonano in coro, lo sentono sinceramente col cuore e danno vita (ogni volta) ad uno degli spettacoli più suggestivi del mondo. Da “Brividi” (per citare un altro tifoso della Maggica).

Ma il cantautore romano ha spesso intrecciato calcio e musica anche in altre canzoni, come “Tradimento e perdono”, dove i riferimenti alla sua squadra del cuore sono evidenti. Con un sentimento di tristezza e malinconia che pervade tutto il testo in ricordo di Agostino Di Bartolomei.


Quando il calcio diventa protagonista delle canzoni

Non è solo Venditti ad aver reso omaggio al calcio nella sua musica. Ligabue, ad esempio, ha dedicato un brano iconico ai giocatori di fatica con la sua “Una vita da mediano”, un tributo a chi in campo lotta senza gloria, proprio come Oriali, il centrocampista a cui si ispira la canzone.

Anche Max Pezzali ha inserito il calcio nei suoi testi: ne “Gli anni” cita gli “anni d’oro del grande Real“, evocando la leggenda del Real Madrid, mentre Nek ha sempre mostrato il suo tifo per il Sassuolo.

Altri artisti hanno reso omaggio a campioni del passato, ma vogliamo ricordare un’altra canzone di Venditti, che recita: “Paolo Rossi era un ragazzo come noi”. L’avete riconosciuta? La celebre canzone del 1986 si intitola “Giulio Cesare” e il verso citato è un omaggio al grande attaccante della Nazionale italiana, simbolo del trionfo ai Mondiali di Spagna e scomparso non troppo tempo fa.


Dai cori da stadio alle hit mondiali

Alcuni cori da stadio sono diventati veri e propri tormentoni, al punto da ispirare successi discografici. Basti pensare a “Seven Nation Army” (roba da 724.791.876 visualizzazioni su You Tube) dei White Stripes, che è ormai l’inno ufficioso della Nazionale italiana e viene intonato in ogni stadio d’Europa. “Poh poh poh poh poh poh”: ricordate?

Un caso recente è poi quello del Bayern Monaco, che per il suo 125° anniversario ha scelto un nuovo inno che ha lasciato tutti a bocca aperta: il brano, intitolato “Immer vorwärts, FC Bayern”, riprende chiaramente la melodia di “Montagne Verdi” di Marcella Bella.

Il coro, che ha iniziato a diffondersi sugli spalti, è stato trasformato in un inno ufficiale e ora risuona all’Allianz Arena, cantato addirittura dal tenore Jonas Kaufmann. Una dimostrazione di come il calcio possa reinterpretare la musica in modi inaspettati e affascinanti.


Musica e calcio: una passione senza tempo

Che siano inni ufficiali, canzoni ispirate ai campioni o cori che diventano successi globali, il legame tra musica e calcio è indissolubile. È il suono delle emozioni, della gioia e della sofferenza, che accompagna ogni tifoso dalla curva allo stadio, passando per le casse dello stereo o le cuffiette prima di una partita importante. Un amore senza confini, capace di trasformare ogni nota in un gol e ogni canzone in un coro da stadio.

Venditti è certamente il simbolo più grande di questo legame, di questo amore, ma vogliamo chiudere questa breve disamina citando anche Bresh, artista sanremese che col suo “Guasto d’Amore” (dedicato al Genoa) sale certamente sul podio delle canzoni “sportive” più belle. Ci sono poi Damiano dei Maneskin o Noemi, che della Roma non si perdono una partita, impegni musicali permettendo.

Altri artisti non sono stati qui citati per ragioni di spazio, ma non dovete temere gli “insulti per l’errore di un rigore” (volendo restare in tema, citiamo volutamente Tiziano Ferro), perché è risaputo che “i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”.

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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