Un vero Signore, in campo e fuori
“A una certa età si deve vivere. Sono più di 35 anni che sto girando il mondo e non lo conosco”.
Così Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo il pareggio intenso contro la nuova Juventus targata Tudor. Una sfida tirata, giocata con grinta, che ancora una volta ha messo in mostra il carattere e l’equilibrio di una squadra ritrovata.
Ma oggi, più che il risultato, a emozionare sono state le parole dell’uomo Claudio, prima ancora che del tecnico.
“Dopo 35 anni di calcio, uno vuole anche fermarsi. Prima di morire voglio vedere cosa c’è oltre il calcio”, ha aggiunto.
Un momento sincero, toccante, che ha il sapore di un vero e proprio saluto, anche se resta ancora avvolto nel mistero il futuro del tecnico giallorosso (presente e futuro, a dirla tutta).
“Lasciatelo andare”: un arrivederci, non un addio
Ma lasciate stare il povero Ranieri. Lasciate andare Claudio dove vuole lui, che ogni volta torna a casa, perché sotto sotto è vero che si torna sempre dove si è stati bene. E Claudio fa stare bene noi tifosi: sicuri, fiduciosi, coccolati dalle sue parole e dalla sua saggezza.
Col suo carisma ha convinto una squadra che stava più in Serie B che in Serie A a lottare per la zona Champions. Follia pura, anche solo a pensarla prima del suo arrivo.
E ora chissà come si deve sentire, mentre, passati i 70, si accorge che lo vogliono a tutti i costi. Una via di mezzo tra il lusingato e lo spaventato. O almeno… io lo sarei.
Il cuore che resta, anche se si allontana
Lo so che gli addii sono duri, Mister. E forse, forse anche tu piangi nel tuo cuore, come ti abbiamo visto piangere per noi e per il Cagliari.
Ma per la Roma, la tua onestà d’addio è proprio il cuore da cui ripartire per il futuro. Assieme ma lontano, lontano ma vicini.
BIG BEN HA DETTO STOP, ma il tuo tempo qui da noi, Mister, non sarà mai davvero finito.